Decine di esperienze concrete che rappresentano la parte più innovativa del Paese nella gestione e promozione dei beni e delle attività culturali, nella riorganizzazione dei servizi al cittadino, nella valorizzazione del territorio. E’ questo il quadro che emerge dalla partecipazione al bando del Premio Cultura di Gestione edizione speciale per l’Impresa Culturale, del quale sono stati decretati i vincitori (Fondazione Aquileia; Teatri di Bari; Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino; Anonima Impresa Sociale Soc. Cooperativa; Associazione Culturale “Ecomuseo della Valle dell’Aso”; Teatro Stabile d’Abruzzo).
Il concorso, promosso da Federculture, Agis, Alleanza Cooperative Italiane Turismo e Beni Culturali e Forum del Terzo Settore, nasce allo scopo di individuare e valorizzare i modelli innovativi nella gestione della cultura che hanno saputo generare incremento e miglioramento dell’offerta di beni e attività culturali, coniugando la sostenibilità economica con il raggiungimento di obiettivi di pubblica fruizione delle risorse culturali e paesaggistiche. E in quest’ottica il Premio si inscrive nel più complesso processo di analisi e proposta di riforma del settore portato avanti dalle Organizzazioni Promotrici della Conferenza Nazionale dell’Impresa Culturale, che si svolgerà a L’Aquila il 5 luglio 2017.
Si aggiudicano il riconoscimento sei esperienze realizzate da altrettante fondazioni, cooperative, associazioni, scelte tra gli oltre 70 progetti candidati da ogni regione in risposta al bando pubblico partito il 20 maggio e scaduto il 21 giugno 2017. Tutte iniziative di grande qualità che testimoniano una vitalità diffusa nei nostri territori e una grande spinta all’innovazione nelle politiche culturali.
Le sei menzioni speciali
Assegnate anche sei Menzioni Speciali ai progetti presentati da: Fondazione ELSA; Consorzio Camù; FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli onlus; Parco Culturale Ecclesiale “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”; Casa Cava Scrl; Cooperativa Terradamare.
“Il progetto EXMA, Centro Sperimentale per le Arti e le Culture Contemporanee, è la prima esperienza di project financing applicato al mondo della cultura in Italia – ha commentato Francesca Spissu, presidente del Consorzio Camù e responsabile della gestione del centro EXMA -: una sfida presa in carico da un partenariato ampio e multilivello che sperimenta una modalità di gestione dal forte rischio imprenditoriale. Intorno all’idea di un polo dedicato al contemporaneo abbiamo attivato una rete di attori culturali ed economici molto diversi tra loro, che assicurano un’ offerta di servizi di qualità per differenti target: insieme al capofila Consorzio Camu’ imprese come Sardex Srl ma anche Radio X Social Radio, scuole, associazioni culturali locali e realtà nazionali e internazionali di rilievo.
Il centro EXMA nasce e si alimenta da un forte dialogo con il territorio: grazie a un sistema permeabile di attività condotte dentro e fuori le proprie mura, la proposta mantiene un sguardo di apertura verso l’esterno, rivolto alla comprensione dei bisogni e all’incontro di molti pubblici. L’unione di molteplici risorse in un network così differenziato rappresenta uno dei nostri maggiori investimenti e punti di forza nella ricerca di una sostenibilità culturale, sociale ed economica”.
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