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Guida A2 Autostrada del mediterraneo - Franceschini ArmaniCon questa guida viene voglia di andare al Sud. Lo ha detto Gianni Vittorio Armani, presidente di Anas, che oggi ha presentato alla Biblioteca Casanatense il volume “Autostrada del Mediterraneo – Guida per viaggiare con gusto 2017”. Una “guida inedita, dove troverete cose che non avete mai letto da nessun’altra parte”, ha aggiunto Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide di Repubblica, cui è stata affidata la sua redazione “in tempi da record”. Un volume ideato, appunto, da Repubblica in collaborazione con Anas e le regioni Basilicata e Calabria. “Questa Guida – ha evidenziato Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo – invita a uscire dall’autostrada per andare a mangiare bene, per scoprire i borghi”. Presente all’iniziativa anche il presidente della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio che ha voluto sottolineare come la A2 – Autostrada del Mediterraneo (così si chiama adesso la nuova Salerno – Reggio Calabria) non deve “essere un’infrastruttura di attraversamento di un territorio, ma deve essere un’opportunità per il Sud. Deve essere una infrastruttura di sviluppo”.

La Guida

La Guida si inserisce nella campagna di comunicazione di Anas per la nuova A2. “Autostrada del Mediterraneo – Guida per viaggiare con gusto 2017” è un prezioso vademecum per chi è curioso di scoprire le bellezze naturali, i monumenti, le aree di pregio, ma anche i tesori dell’enogastronomia di ogni territorio in un vero e proprio racconto che viene seguito dai consigli su dove mangiare, dove dormire, dove comprare i prodotti tipici e le produzioni artigianali più rappresentative di ogni zona. Il nuovo volume sarà in edicola da mercoledì 28 giugno al prezzo di 1,90 euro più il costo del quotidiano.

Armani: la nuova strategia di Anas sulle infrastrutture

Il presidente di Anas ha sottolineato il lavoro che l’azienda sta facendo per recuperare e migliorare la rete infrastrutturale mettendo in campo innovazione e tecnologia. La Guida, ha detto Armani, rappresenta il fulcro della campagna di comunicazione che interessa l’A2. La nuova Salerno – Reggio Calabria nei prossimi due anni diventerà il fiore all’occhiello tecnologico dell’Italia e l’autostrada più avanzata d’Europa. “Stiamo impostando da due anni – ha detto – una strategia diversa sulle infrastrutture: devono aumentare sicurezza, affidabilità e capacità trasportistica ma devono essere anche tenute con cura e inserite nel territorio in modo da consentirne la valorizzazione la scoperta e il rilancio economico”. L’idea di oggi è quella di “dare un segnale di un sud diverso, che finisce le opere e le rende migliori. Si può accedere a una autostrada che nei prossimi due anni diventerà la più tecnologica”.

Secondo Armani “il viaggio non è soltanto attraversare ma anche guardarsi intorno e fermarsi. E l’A2 attraversa un territorio bellissimo che merita di essere raccontato; creare conoscenza è il punto di partenza per il rilancio economico”. E il Sud vive di questa accessibilità e di questo miglioramento collettivo. “La nostra idea – ha concluso Armani – non riguarda solo l’Autostrada del Mediterraneo, ma un recupero di tutto il territorio, come accade con i murales del GRA o con la via degli scrittori in Sicilia o la valorizzazione delle case cantoniere”.

Franceschini: per governare la crescita del turismo, puntare su un’Italia museo diffuso

Il ministro Dario Franceschini ha evidenziato che, per i prossimi anni, il tema in ambito turistico “è come governare una crescita impetuosa: i numeri cresceranno enormemente, noi dobbiamo prepararci a governare questa crescita, l’Italia è un paese fragile”. Il Piano strategico del turismo, ha spiegato Franceschini, dice proprio questo: puntiamo “su un turismo sostenibile, delocalizzato e sull’idea dell’Italia museo diffuso”.

Grazie alle domeniche gratuite, il numero di visitatori nei musei sta crescendo ora anche in quelli minori, mentre prima a beneficiarne erano solo i musei maggiori. L’anno scorso c’è stata l’esplosione di presenze dei cammini, quest’anno è l’anno dei borghi, l’anno prossimo sarà dell’enogastronomia: “L’Italia – ha detto il ministro – è piena di migliaia di prodotti che non devono essere di nicchia, ma che devono diventare attrattori internazionali. Penso che l’Autostrada del Mediterraneo sia un progetto intelligente e che la guida invita a uscire dall’autostrada per andare a mangiare bene, per scoprire i borghi”.

E ha concluso: “Penso che alla promozione dobbiamo aggiungere scelte infrastrutturali: l’Alta velocità non può fermarsi a Salerno, ma deve arrivare fino a Palermo e lo stesso dicasi per il corridoio adriatico-tirrenico: occorre pensare a un’alta velocità che faccia la tratta Taranto-Bologna. Ci vuole un grande disegno di infrastrutture dentro un grande disegno di valorizzazione”.

Il futuro tecnologico dell’Autostrada del Mediterraneo

L’autostrada verrà interamente cablata e dotata di hot spot Wi-Fi ogni 300 metri per dare e ricevere informazioni e creare una connessione unica. Così gli utenti potranno usufruire di info-viabilità, condizioni meteo, segnalazione congestione, percorsi alternativi e sistemi di sicurezza innovativi come l’SOS On Board. L’Azienda potrà invece contare su un flusso continuo di dati che consentiranno la gestione intelligente degli accessi in autostrada e l’osservazione dei flussi di traffico.

L’utilizzo dell’Internet of things permetterà di incrementare il controllo delle condizioni di tutta l’infrastruttura, che sarà provvista di green island ogni 30 km: delle ‘isole’ autostradali utili per fornire energia rinnovabile e dotate di droni per monitoraggio e soccorso. Infine, grazie all’utilizzo di sistemi che consentono il dialogo tra i veicoli e l’infrastruttura, in futuro l’Autostrada del Mediterraneo sarà la prima ad essere predisposta per accogliere le auto a guida autonoma.

L’obiettivo di Anas è di proporre un nuovo, dinamico e moderno modello di sviluppo, trainato dalla sinergia tra tutte le realtà locali interessate: Campania, Basilicata, Calabria. Mettere in campo iniziative concrete di sviluppo, di conoscenza e di fruizione del territorio in grado di definire, nel loro insieme, la forza e il valore del Meridione. Un percorso teso a trasformare l’immenso patrimonio di beni culturali, di risorse paesaggistiche, di tradizioni culturali, enogastronomiche e artigianali in economia moderna e globale.

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