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Il 27 febbraio 2017, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha indetto una selezione pubblica internazionale per il conferimento dell’incarico di direttore del seguente istituto, ufficio di livello dirigenziale generale: Parco archeologico del Colosseo. Al parco archeologico interessato dalla selezione pubblica sono rispettivamente assegnati i seguenti istituti e luoghi della cultura, immobili o complessi: Colosseo, Anfiteatro Flavio, Foro Romano, Palatino, Domus Aurea, Meta Sudans. ogni altro monumento all’interno dei confini individuati dall’accordo tra il MiBACT e Roma Capitale sottoscritto il 21 aprile 2015.

Il direttore è responsabile della gestione del parco archeologico nel suo complesso, nonché dell’attuazione e dello sviluppo del suo progetto culturale e scientifico, e svolge i compiti di cui all’articolo 35, comma 4, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171, e di cui al decreto ministeriale 23 gennaio 2016. In particolare, il direttore:a) programma, indirizza, coordina e monitora tutte le attività di gestione del museo o parco archeologico, ivi inclusa l’organizzazione di mostre ed esposizioni, nonché di studio, valorizzazione, comunicazione e promozione del patrimonio museale; b) cura il progetto culturale del parco archeologico, facendone un luogo vitale, inclusivo, capace di promuovere lo sviluppo della cultura; c) ferme restando le competenze del direttore del Polo museale regionale, stabilisce l’importo dei biglietti di ingresso, sentita la Direzione generale Musei e il Polo museale regionale e nel rispetto delle linee guida elaborate dal Direttore generale Musei; d) stabilisce gli orari di apertura del museo o parco archeologico in modo da assicurare la più ampia fruizione, nel rispetto delle linee guida elaborate dal Direttore generale Musei; e) assicura elevati standard qualitativi nella gestione e nella comunicazione, nell’innovazione didattica e tecnologica, favorendo la partecipazione attiva degli utenti e garantendo effettive esperienze di conoscenza; f) assicura la piena collaborazione con la Direzione generale Musei, il segretario regionale, il direttore del Polo museale regionale e le Soprintendenze; g) assicura una stretta relazione con il territorio, anche nell’ambito delle ricerche in corso e di tutte le altre iniziative, anche al fine di incrementare la collezione museale con nuove acquisizioni, di organizzare mostre temporanee e di promuovere attività di catalogazione, studio, restauro, comunicazione, valorizzazione; h) autorizza il prestito dei beni culturali delle collezioni di propria competenza per mostre od esposizioni sul territorio nazionale o all’estero, ai sensi dell’articolo 48, comma 1, del Codice, anche nel rispetto degli accordi culturali eventualmente promossi dalla Direzione generale Musei finalizzati all’organizzazione di mostre e esposizioni, sentita, per i prestiti all’estero, anche la Direzione generale Musei; i) autorizza le attività di studio e di pubblicazione dei materiali esposti e/o conservati presso il museo o parco archeologico; l) dispone l’affidamento delle attività e dei servizi pubblici di valorizzazione del museo o parco archeologico, ai sensi dell’articolo 115 del Codice e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171; m) coadiuva la Direzione generale Bilancio e la Direzione generale Musei nel favorire l’erogazione di elargizioni liberali da parte dei privati a sostegno della cultura, anche attraverso apposite convenzioni con gli istituti e i luoghi della cultura e gli enti locali; a tal fine, promuove progetti di sensibilizzazione e specifiche campagne di raccolta fondi, anche attraverso le modalità di finanziamento collettivo; n) svolge attività di ricerca, i cui risultati rende pubblici, anche in via telematica; propone alla Direzione generale Educazione e ricerca iniziative di divulgazione, educazione, formazione e ricerca legate alle collezioni di competenza; collabora altresì alle attività formative coordinate e autorizzate dalla Direttore generale Educazione e ricerca, anche ospitando attività di tirocinio previste da dette attività e programmi formative; o) svolge le funzioni di stazione appaltante; p) amministra e controlla i beni in consegna ed esegue sugli stessi anche i relativi interventi conservativi; concede altresì l’uso dei beni culturali dati loro in consegna, ai sensi degli articoli 106 e 107 del Codice.

Il direttore inoltre svolge altresì le funzioni previste dal decreto ministeriale 23 dicembre 2014, e successive modificazioni.

Il direttore esercita altresì le funzioni spettanti ai Soprintendenti Archeologia, belle arti e paesaggio, di cui all’articolo 4, comma 1, del decreto ministeriale 23 gennaio 2016, sull’area di cui all’Accordo tra il Ministero e Roma Capitale per la valorizzazione dell’area archeologica centrale, sottoscritto in data 21 aprile 2015. Con riguardo a queste ultime, il parco archeologico dipende funzionalmente dalla Direzione Archeologia, belle arti e paesaggio.

Con riferimento alle attività svolte dal direttore del parco archeologico di cui al comma 1 si applica la disposizione di cui all’articolo 11, comma 2, lettera c), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171, secondo la quale il Segretario generale in caso di inerzia, sollecita i titolari degli uffici dirigenziali generali periferici del Ministero e, in caso di perdurante inerzia e di inottemperanza alle proprie prescrizioni specifiche, si sostituisce al responsabile dell’ufficio e adotta tutti gli atti necessari.

È previsto il conferimento di un incarico a tempo determinato della durata di 4 anni.

La retribuzione annua lorda prevista per l’incarico di direttore del Parco archeologico ufficio di livello dirigenziale generale di cui all’articolo 1 del presente decreto è pari a euro 145.000, più eventuale retribuzione di risultato, dipendente dalla valutazione annuale del direttore e dall’ammontare del fondo disponibile, per un importo fino a un massimo di euro 35.000;

Possono partecipare tutti gli interessati, italiani o stranieri.

Per accedere alla selezione è richiesto: a) titolo di studio: laurea specialistica o magistrale, ovvero, diploma di laurea conseguito secondo l’ordinamento didattico previgente al regolamento di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, ovvero titolo di studio equivalente conseguito all’estero; b) esperienza professionale: particolare e comprovata qualificazione professionale in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali, dimostrata dalla sussistenza di uno o più dei seguenti requisiti: – essere dirigente di ruolo del Ministero; – avere ricoperto ruoli dirigenziali, per almeno un quinquennio, in organismi ed enti pubblici o privati, ovvero in aziende pubbliche o private, in Italia o all’estero; – essere in possesso di una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post universitaria, da pubblicazioni scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate, per almeno un quinquennio, anche presso amministrazioni pubbliche, in Italia o all’estero; – provenienza dai settori della ricerca e della docenza universitaria in Italia o all’estero.

La selezione pubblica internazionale si concluderà entro il 30 giugno 2017.

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