
È possibile rendere visibile il contributo della Cultura alla realizzazione dall'Agenda 2030? A questa domanda dà una risposta l'approfondimento realizzato per conto di Unipolis da Valentina Montalto “Cultura per lo sviluppo sostenibile: misurare l’immisurabile?“: uno strumento di lavoro e riflessione che analizza e traccia possibili percorsi sul tema a partire dalla pubblicazione Unesco “Cultura|Indicators 2030″. Il volume, al centro dell'incontro “Il ruolo della cultura per lo sviluppo sostenibile” tenutosi in streaming il 30 novembre 2020, propone un approccio metodologico per misurare, monitorare e valorizzare il ruolo della Cultura nel raggiungimento degli SDGs 2030, sia come settore di attività a sé stante, sia come elemento trasversale, attraverso indicatori suddivisi per aree tematiche. L'Agenda ONU rappresenta un'opportunità per il mondo culturale di sedersi al tavolo dei decisori, a patto che riesca a mostrare la propria capacità di “prendersi cura” delle Persone, del Pianeta e della Prosperità globale – i tre pilastri dell'Agenda 2030.
Cultura per lo sviluppo sostenibile: misurare l'immisurabile? si compone di cinque parti:
- la prima affronta la questione della misura, nell'obiettivo di sfatare il mito secondo cui “la cultura non si può misurare” senza allo stesso tempo nasconderne le criticità;
- la seconda presenta gli indicatori proposti dall'Unesco, concentrandosi in particolar modo sulla loro ratio e sulle indicazioni metodologiche fornite per la costruzione degli indicatori;
- la terza identifica alcuni nodi irrisolti e possibili piste di misurazione alternative o integrative;
- le ultime due sezioni ribadiscono l'importanza di un investimento atto a produrre evidenze sul contributo della cultura allo sviluppo sostenibile (quarta sezione), suggerendo un percorso di azione che parta da una profonda comprensione del tema per poi passare a un piano di misurazione (quinta sezione).