
Otto kg di farina gettati sulla BMW M1 dipinta da Andy Warhol nel 1979: è l’ultima azione di un gruppo di cittadine a supporto della campagna Ultima Generazione, che anche attraverso azioni in centri museali e d’arte lanciano l’allarme del collasso climatico. Venerdì mattina, verso le 11:15, gli attivisti, all’interno della mostra “Andy Warhol: La Pubblicità Della Forma” alla Fabbrica del Vapore di Milano, hanno versato il contenuto di alcuni sacchi di farina sull’auto che Warhol trasformò in opera d’arte in trenta minuti. Le attiviste, dopo l’escalation dell’azione, si sono sedute a terra e hanno spiegato agli spettatori della mostra le motivazioni del loro gesto. Infine sono state portate in questura dalle Forze dell’Ordine arrivate sul posto. Azioni di simile entità sono in corso di svolgimento o si svolgeranno in altri 4 Paesi, sedi anch’essi di campagne di disobbedienza civile, parte della rete A22, analoghe a quella italiana. “Le opere d’arte sono state prese di mira per evidenziare l’ipocrisia valoriale della nostra società: davvero ci indigniamo per la simulazione di un danneggiamento di opere d’arte mentre la distruzione oggettiva in atto delle opere della natura, degli ecosistemi e della nostra stessa vita ci lascia indifferenti? È necessario riconsiderare i nostri valori etici, emotivi e le nostre priorità”, ha affermato Martina.