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Al Salone del Libro del capoluogo piemontese una serie di appuntamenti del Centro per il libro e la lettura raccolti sotto lo slogan “Leggere al futuro” per analizzare e studiare tutte le modificazioni che stanno intervenendo non solo sul libro come oggetto ma soprattutto sulle modalità di lettura di domani

Il passato, il presente, ma soprattutto il futuro del libro in Italia con una grande attenzione alle metamorfosi e ai cambiamenti che stanno interessando le modalità di lettura nel nostro Paese. E’ con questo sguardo che il Centro per il Libro e la lettura (Cepell) accenderà un riflettore al Salone del libro di Torino, in programma sotto la Mole dal 19 al 23 maggio, sulle progettualità che interessano in questo tempo proprio le trasformazioni del libro e della lettura. Il Salone nel 2022 torna nel suo alveo originale da cui mancava da due anni a causa della pandemia rientrando all’interno del Maggio dei libri. E il titolo tematico del Maggio è ‘Contemporanea-mente’, che sta a significare come la mente contemporanea possa, attraverso la lettura, conoscere il passato, il presente e prefigurare il futuro. Per il passato la narrativa e la saggistica storica, per il presente la saggistica di divulgazione, per il futuro tutta la letteratura fantascientifica.

LEGGERE AL FUTURO

In questo contesto, il Cepell ha voluto sottolineare la propria presenza attraverso un unico filo conduttore che si concretizza in una striscia di eventi raccolti sotto lo stesso titolo: “Leggere al futuro”.

“Il tentativo che stiamo facendo come Cepell – spiega ad Agenzia CULT il direttore del Centro per il Libro e la lettura, Angelo Piero Cappello – è quello di analizzare e studiare tutte le modificazioni che stanno intervenendo non solo e non tanto sul libro come oggetto (il passaggio dal libro cartaceo a un libro che non solo è digitale ma che è un libro quasi destrutturato perché distribuito su vari strumenti digitali), ma soprattutto che cosa sta succedendo nelle modalità di lettura, cioè come questa sta cambiando nella sua dimensione costitutiva e in quello che può significare come atto sia privato che sociale”.

IL FUTURO DEL LIBRO E DELLA LETTURA

L’idea è quella di lavorare a Torino sulla progettualità del futuro del libro e della lettura. In questo contesto si inserisce il primo appuntamento organizzato dal Cepell al Salone, proprio nel pomeriggio della giornata inaugurale, il 19 maggio. Per l’occasione, il Centro ha organizzato il passaggio di consegne da una Capitale italiana del libro (Vibo Valentia) all’altra (Ivrea). E’ proprio la storia di questo riconoscimento, voluto dalla Legge sul Libro e la Lettura del 2020, che rappresenta in un certo modo la realizzazione pratica del percorso teorico appena delineato da Cappello. “Mentre Chiari (Capitale del Libro 2020, ndr) è stata premiata per il suo passato in cui ha mostrato la forza di mantenere costante la Rassegna della bibliodiversità dedicata alla microeditoria – spiega Cappello -, Vibo Valentia (2021) è stata designata per la capacità di incidere sul presente con una progettualità che punta a modificare lo stato attuale della città in relazione a un territorio complesso come quello della Calabria. Con Ivrea (Capitale 2022), invece, si entra nel pieno del tema portante del Maggio dei libri di quest’anno. Una città che per tradizione e, direi, per vocazione oggi guarda al futuro, così come lo ha fatto nel passato ai tempi di Olivetti. Da lì vogliamo partire per redigere un manifesto della lettura che tenga conto delle metamorfosi e dei cambiamenti” che, come detto, stanno chiamando in causa il libro e la lettura.

GLI ALTRI EVENTI

Ma il filone dello sguardo rivolto al futuro interessa anche altri appuntamenti organizzati dal Cepell. “Avremo incontri con scrittori che rappresentano la punta avanzata di questa riflessione”, a cominciare da Dacia Maraini e Piergiorgio Odifreddi che si confronteranno su come ‘aprire’ nuovi orizzonti su argomenti ritenuti particolarmente significativi, facilitando una riflessione seria, concreta e stimolante sul presente e alcune delle questioni che lo caratterizzano. Dacia Maraini, ad esempio, si interrogherà sui saggi che hanno in qualche modo segnato la sua formazione e Odifreddi, dal punto di vista del saggista, racconterà quali sono i romanzi che hanno segnato maggiormente la sua formazione di ‘matematico-umanista’. Ma questi incontri continueranno fino alla fine del Salone.

‘Leggere al futuro’ guarda poi inevitabilmente agli eventi che riguardano il mondo della scuola, raccolti tutti sotto l’insegna ‘Educare alla lettura’: una serie di interventi a favore della scuola, il mondo che il Cepell considera il proprio principale interlocutore. “E’ dalla scuola che dobbiamo partire se vogliamo costruire il futuro del libro e della lettura”, sottolinea Cappello.

A chiudere la striscia di eventi del Centro al Salone di Torino, l’incontro con Marino Sinibaldi su “Come cambiano i libri” con Maurizio Ferraris e Fabio Geda che interverranno, in particolare, su come programmare la politica di sostegno al libro e alla lettura del futuro.

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