Le istituzioni culturali possono valorizzare nuove opportunità dall’interazione tra spazio fisico e digitale. Lo ha detto Davide Bennato, docente di Sociologia dei media digitali all’Università di Catania, a margine dell’incontro “Integrazioni digitali nel Web3 oltre l’engagement” organizzato da Fondazione Kainòn nell’ambito del ciclo di incontri “To BE. Conversazioni sul futuro digitale della cultura”. Al tavolo dei relatori si sono alternati Davide Bennato, David Gallo, ceo e managing director presso One-O-One Games, Brendan McGetrick, direttore creativo del Museo del futuro di Dubai. L’iniziativa di Kainòn esplora le traiettorie future della digital transformation della cultura, con un’attenzione particolare allo sviluppo del Web3.Un programma di sei talk, ciascuno verticale su un tema specifico, curato da Claudio Calveri in collaborazione con Associazione Civita e PTS SpA e la partnership di ICOM Italia. Secondo Bennato, infatti, “lo spazio fisico che si interseca con lo spazio digitale permette di avere due caratteristiche interessanti: la prima, di trasformare lo spazio in un’opportunità per inserire contenuti, informazioni e approfondimenti di tipo sempre diverso, quindi è una valorizzazione dello spazio fisico; l’altra, il digitale si trasforma in uno spazio risemantizzato in cui c’è uno spazio di significazione ulteriore che può dare sia un approfondimento sia creare un nuovo livello informativo”.
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