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La firma degli atti era stata anticipata dal ministro Franceschini a inizio giugno

Pubblicati i due decreti a firma del ministro per i Beni culturali Dario Franceschini del valore di 40 milioni di euro per sostenere le librerie e l’intera filiera dell'editoria. Si dà così vita ad un primo utilizzo del “Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali”, istituito con il Decreto Rilancio (DL 34/2020), che prevede uno stanziamento di 210 milioni di euro per il 2020 per sostenere il mondo del libro e dell’editoria, gli spettacoli, i grandi eventi, le fiere, i congressi e le mostre annullate a causa dell’emergenza Covid-19 ed musei non del Mibact.

La notizia della firma era stata accolta con plauso da parte del Sindacato italiano librai, che tramite la voce della presidente Giussani, ha sottolineato come “in questo modo tutte le librerie potranno beneficiare del Tax credit, non solo le più piccole. Inoltre i decreti sono una boccata d’ossigeno per tutta la filiera”. Anche l’Associazione Italiana Editori (AIE) aveva manifestato ed espresso il proprio apprezzamento nei confronti della firma sottolineando però come sia necessario proseguire sulla strada del rilancio della domanda, attraverso una carta di acquisto per le famiglie.

Un’allerta era stata invece lanciata dall’Associazione Editori sardi per ricordare al ministro Franceschini di non trascurare, nei nuovi provvedimenti, le piccole case editrici indipendenti. 

Alla pubblicazione dei decreti ministeriali, la Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore del Mibact ha fatto seguire un avviso contenente modalità e scadenze per la presentazione delle domande di contributo.

IL CONTENUTO DEI DECRETI

Il primo decreto di ripartizione del “Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali” è il 267/2020 che prevede la destinazione di una quota del Fondo pari a 30 milioni di euro per l’anno 2020 al sostegno del libro e della filiera dell’editoria libraria tramite l’acquisto di libri. In particolare, le risorse sono assegnate alle biblioteche, aperte al pubblico, dello Stato, degli enti territoriali e di altri soggetti per l’acquisto di libri. 

Il decreto fissa i limiti di tali acquisti. Sono ammesse spese per libri fino a un massimo di 1.500 euro per le biblioteche con un patrimonio librario fino a 5.000 volumi, di 3.500 euro per le biblioteche con un patrimonio librario di oltre 5.000 volumi e fino a 20.000 volumi e di 7.000 euro per le biblioteche con un patrimonio librario di oltre 20.000 volumi. 

Le risorse assegnate a ciascuna biblioteca dovranno essere utilizzate per almeno il 70% per l’acquisto di libri presso almeno tre diverse librerie con codice ATECO principale 47.61 presenti sul territorio della provincia o città metropolitana in cui si trova la biblioteca. Se in tale territorio non siano presenti o attive almeno tre librerie con codice ATECO principale 47.61, la biblioteca può acquistare nel territorio della regione. 

Il secondo decreto, il 268/2020, stabilisce che una quota del Fondo, pari a euro 10 milioni per l’anno 2020, sia invece destinata agli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati con codice Ateco principale 47.61 o 47.79.1. Ad essi spetta infatti, secondo le disposizioni della Legge di Bilancio 2018, nel limite di spesa di 4 milioni di euro per l'anno 2018 e di 5 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2019, un credito d'imposta parametrato agli importi pagati a titolo di IMU, TASI e TARI nei locali in cui si svolge l’attività di vendita di libri al dettaglio, e alle eventuali spese di locazione o ad altre spese, anche in relazione all'assenza di librerie nel territorio comunale. 

L’UTILIZZO DELLE RISORSE 

Le risorse assegnate a ciascuna biblioteca, in base alle disposizioni contenute nel decreto 267/2020, devono essere spese entro 30 giorni dalla data dell’accredito da parte della Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore del Mibact e, comunque, non oltre il 30 settembre 2020. 

A seguito della pubblicazione dei decreti, la Direzione generale ha pubblicato un avviso contenente il decreto direttoriale 467/2020 che fissa le modalità e le scadenze per la presentazione delle domande di contributo. Le biblioteche dovranno presentare, telematicamente, entro il 20 luglio le domande utilizzando l’apposita modulistica reperibile sul sito della Direzione generale. Il decreto direttoriale specifica che la domanda può essere compilata ed inviata solo previa registrazione all’applicativo da parte del legale rappresentante del soggetto beneficiario richiedente. 

Espletata la procedura di verifica e controlli, i contributi saranno erogati entro 30 giorni dal termine per la presentazione delle domande e, comunque, non oltre il 31 agosto 2020. Se il totale dei contributi richiesti risulterà superiore alla effettiva disponibilità delle risorse, la Dg Biblioteche e diritto d’autore ricalcolerà proporzionalmente i contributi per tutte le biblioteche richiedenti. Nel caso in cui, invece, il totale dei contributi richiesti risulterà inferiore alla effettiva disponibilità delle risorse si procederà all’attribuzione a tutte le biblioteche richiedenti delle risorse rimanenti.

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