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Terminata la fase più dura del lockdown i musei e le istituzioni culturali iniziano a interrogarsi sulle modalità di una riapertura in completa sicurezza per il personale e i visitatori. “Come Parco archeologico potremmo essere tra i primi a riaprire” dichiara il direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, Simone Quilici. “Abbiamo molte vaste aree all’aperto e immaginiamo che le famiglie desiderino uscire per svagarsi coniugando natura e godimento del patrimonio culturale. D’altronde questi sono i mesi più belli dell’anno nei nostri siti. Nel corso dei sopralluoghi di questi giorni, preliminari allo sfalcio del verde in vista della riapertura, ho visto una natura prorompente. La Villa dei Quintili è un fiorire di papaveri e margherite; pecore – indisturbate per settimane – si aggirano con i loro piccoli appena nati lungo la Regina delle strade.”

Bisogna però essere chiari: non sarà semplice organizzare la riapertura dei siti che dovrà necessariamente essere progressiva. Dobbiamo ripensare i percorsi, l’offerta delle attività culturali mirate in particolar modo alle famiglie e le modalità di bigliettazione. Stiamo lavorando con il massimo impegno per organizzare le necessarie sanificazioni e i protocolli di sicurezza per i visitatori e il personale. L’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha portato all’improvvisa chiusura a partire dall’8 marzo. È stato uno shock per tutti. Il 21 marzo abbiamo ricordato l’arrivo della Primavera con un post su facebook che esprimeva il trauma che – come tutti – stavamo vivendo: “Avremmo voluto celebrare l’arrivo della Primavera in modo diverso. Anche il gatto del Mausoleo di Cecilia Metella sembra rattristato e incredulo. Teniamo duro, torneremo ad affollare i nostri monumenti, i musei, le aree archeologiche e a godere del nostro Patrimonio”.

“Da allora abbiamo iniziato a potenziare l’offerta digitale immettendo nuovi contenuti sul sito istituzionale e sui nostri canali social: facebook, instagram, youtube, twitter. Sono state avviate nuove rubriche coinvolgendo tutto il personale, funzionari e assistenti, per mantenere vivo il contatto con i nostri pubblici e proseguire nell’attività di promozione del nostro ricco patrimonio culturale. Io stesso ho prodotto qualche video ‘casalingo’ che è stato lanciato in occasione di alcune date significative come Pasqua o il 25 aprile. Penso sia un modo per essere vicini ai nostri visitatori in un momento così critico. L’Ufficio Comunicazione del Parco tiene costantemente monitorati gli insights dei nostri canali e mi conferma che stiamo lavorando bene”.

Con i video #vocidallappia, caricati sul canale YouTube e sulla pagina Facebook, i diversi funzionari responsabili dei siti, archeologi e architetti, si sono messi in gioco realizzando – da casa e con il materiale che avevano a disposizione -brevi filmati in cui monumenti e aree archeologiche sono raccontate attraverso le loro stesse voci. Un appuntamento molto apprezzato e condiviso su facebook è #ilvincolodelgiorno, promosso dall’Ufficio Vincoli del Parco Archeologico. La rubrica ricorda, nel giorno in cui furono emessi, i decreti di vincolo emanati nel corso degli anni per tutelare le aree e i beni archeologici riproponendo foto d’epoca, documenti d’archivio, tutti materiali di grande interesse.

“Nel lockdown abbiamo iniziato anche noi ad aprire le scatole di fotografie e a sfogliare vecchi album” prosegue il direttore Quilici. Su Instagram, ogni mercoledì, #appiaportrait propone un post con una riflessione su una fotografia, attingendo spesso a immagini storiche grazie anche all’avvio di una collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione della quale sono particolarmente soddisfatto. La cooperazione con l’Aerofototeca Nazionale ha permesso anche di pubblicare, all’interno del sito web del Parco, una nuova pagina “Appia Juxtapose” nella quale è una immagine in sovrapposizione di una foto storica del 1944 e di una fotografia satellitare tratta da Google Map realizzata nel 2018. Una barra centrale permette di scorrere sulle immagini giustapposte compiendo un salto temporale di quasi ottanta anni con un immediato ed efficace riscontro delle trasformazioni del territorio”.

Sta riscuotendo un grande interesse anche l’appuntamento del giovedì: #cineappia, nel quale proponiamo spezzoni di film ambientati all’interno del Parco dell’Appia Antica con informazioni e notizie sui luoghi e sui monumenti che si intravedono e che fanno da scenografia. I brani sono caricati su YouTube in una playlist che viene costantemente arricchita.

Con la rubrica #storiedellarte sono invece le opere prodotte nel corso dei secoli a raccontarci le molte vite della via Appia e della Campagna a sud di Roma in età moderna e contemporanea: da Shelley ritratto nella maestosa cornice delle Terme di Caracalla, con la pianura attraversata dalla Via Appia e i Colli Albani sullo sfondo, al ritratto di Gavin Hamilton che condusse scavi nell'area della Villa dei Quintili e della Villa dei Sette Bassi.

Con #dietrolequinte, ogni domenica, vogliamo invece far conoscere da vicino il lavoro di chi protegge il nostro immenso patrimonio dalle minacce del tempo: la cura dei mosaici, delle strutture richiedono un controllo continuo e periodici interventi manutentivi che raccontiamo accompagnando “dietro le quinte” degli interventi di restauro e manutenzione.

Anche l’attività del Servizio Educativo del Parco è proseguita sui social con la rubrica “il giro dell'Appia in 10 quiz” che propone il sabato mattina attività per bambini, famiglie e chiunque desideri trascorrere del tempo in compagnia del Parco. I giochi, che hanno come protagonisti gli straordinari siti del Parco, oltre naturalmente la stessa via Appia, sono di vario tipo: dai “siti intrecciati” e dal “labirinto di Cecilia Metella” a cruciverba, puzzle, rebus e ‘trova le differenze’. Con i musei e le scuole “aperti a distanza” è un modo per rimanere vicino a chi frequenta o conosce i tesori del Parco e avvicinare chi invece non ha ancora avuto modo di visitarli.

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