“L’evento ‘Festa della Musica’ c’è da molti anni in Europa. Molti paesi hanno costruito una tradizione forte intorno ad essa, come la Francia. Anche in Italia è stata celebrata negli anni passati con diversi eventi in città italiane ma mai con una scelta nazionale di metterla a sistema. Lo abbiamo fatto lo scorso anno con il ministero in funzione di coordinamento, chiamando intorno a un tavolo le organizzazioni e le associazioni che se ne erano occupate e gli enti locali. Quest’anno credo ci sarà il definitivo decollo che renderà permanente e sempre più forte e diffusa la manifestazione del 21 giugno di ogni anno”. Lo ha detto il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini rispondendo a un’interrogazione presentata da Milena Santerini (Democrazia solidale – Centro democratico) sugli eventi più significatici della kermesse musicale.
I numeri della Festa della Musica
“Quest’anno – ha precisato Franceschini – ci saranno 9.020 eventi in piazze, strade, parchi, musei, carceri, ambasciate, istituti di cultura estera, ospedali, metropolitane, luoghi culto, aeroporti in 550 città e borghi e 41 sedi diplomatiche all’estero. L’evento intitolato ‘La strada suona’ esorta a portare la musica nelle strade. Non posso ricordarli tutto – ha precisato il ministro –. Tra questi ci sono il concerto dei medici e degli infermieri del San Camillo di Roma, la Musica in strada contro le mafie e il bullismo a Palermo con Radio cento passi, eventi in diversi scali aeroportuali, il sistema di orchestre e cori giovanili a Roma, le performance dei Punti luci di Save the Children, le Pietre musicali in Sardegna. Tutti questi appuntamenti sono la dimostrazione che si è fatto un lavoro molto importante che rende capillare e significativa la valorizzazione dei giovani talenti e delle esperienze musicali locali”. Franceschini ha poi ricordato l’introduzione fin dal 2016 e ripetuta anche quest’anno, dell’iniziativa prevista il sabato precedente al 21 giugno che porta la capitale della cultura italiana – Pistoia nel 2017 – ad avere “una giornata intera dedicata alla musica con il contributo del ministero”. Infine, ha ricordato il ministro, “non poteva esserci festa della musica senza pensare alle zone colpite dal sisma nel Centro Italia con eventi a Camerino, Norcia e Cascia”.
La legge sugli spettacoli dal vivo
Si tratta insomma, ha concluso il ministro, di un evento “importante non solo in sé ma che richiama l’attenzione del paese e del Parlamento sull’importanza di un investimento nella musica anche contemporanea. Al Senato è in discussione la legge sugli spettacoli dal vivo dopo quella sul cinema che porterà nuove regole e nuovi investimenti. Spero che il Parlamento possa approvarla prima della fine della legislatura per dare concretamente un futuro a tutti i giovani talenti e a tutte esperienze musicali che ci sono in Italia”, ha concluso Franceschini.
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