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E’ polemica sul paventato rientro anticipato di tre dipinti di Antonello da Messina esposti per soli 10 giorni a palazzo Corvaja di Taormina nella mostra Unescosites, allestita in occasione del G7 che si è concluso la settimana scorsa. A darne notizia Roberto Celli, Ceo e Founder di Beni Culturali srl – la società che ha curato la mostra multimediale “Unescosites” a Taormina – che in una nota ha rimarcato il “danno incredibile a tutti i visitatori”, la “pessima figuraccia mondiale alla Sicilia”, il “danno alla collettività” e l’“insulto all’intero mondo della cultura”. Il motivo del possibile rientro anticipato, in origine previsto il 30 giugno, sarebbe una mancata comunicazione tra l’assessorato regionale della Sicilia e il comune di Taormina.

Motivazioni, attacca Celli, “talmente ridicole e assurde da poter prefigurare dietro tutto questo giochi sotterranei inconfessabili tra amministrazioni che non esiteremo a denunciare portando gli atti alla procura della Repubblica”. La mostra è stata realizzata con un accordo di coproduzione tra la società Beni Culturali ed il Dipartimento Beni Culturali della Regione Sicilia, all’interno della mostra Unescosites, perfezionato con la firma del dirigente generale Gaetano Pennino, alle ore 16.00 del 19 maggio che ne prevede una durata sino al 30 giugno.

Quanto costa visitare l’esposizione

Per visitare l’esposizione – nella quale, come scrive una delle due società incaricate di vendere i biglietti online, “sono presenti anche tre capolavori di Antonello da Messina quali ‘L’Annunciata’, ‘Ritratto d’ignoto marinaio’ ed ‘Ecce Homo’ – servono 17 euro (14 euro di biglietto, 1,5 euro di prevendita e 1,50 commissioni di servizio), un po’ meno se si è “minori dai 6 ai 18 anni, studenti fino a 26 anni, visitatori over 65, convenzionati, accompagnatori portatori di handicap o residenti Comune di Taormina e gruppi superiori alle 10 persone”.

Il Mibact replica a M5S

Sulla vicenda si è innestato anche il botta e risposta tra il Ministero dei Beni culturali e il Movimento 5 Stelle. L’ufficio stampa del Mibact ha replicato alla nota dei deputati M5S delle Commissioni Cultura di Camera e Senato che hanno chiamato in causa il ministro Franceschini sulla decisione dell’Assessorato regionale dei Beni culturali siciliano di far rientrare anticipatamente i tre dipinti di Antonello da Messina esposti a Taormina durante il G7. “Nessuna competenza né possibilità di intervento da parte del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo. La proprietà delle opere e la responsabilità dell’intero processo di autorizzazione alla loro esposizione nell’ambito della mostra organizzata per il G7  è della Regione Sicilia: l’articolo 116 della Costituzione italiana riconosce infatti alla Regione Sicilia la piena autonomia e competenza in materia di beni culturali”.

M5S: “Franceschini individui i responsabili di un simile scippo ai visitatori”

Nella nota, i pentastellati delle commissioni Cultura di Camera e Senato commentano la decisione della Regione di portare via da Palazzo Corvaja, a Taormina, i tre capolavori di Antonello da Messina inseriti nella mostra “Unescosites”, chiedendo al ministro Franceschini di chiarire la vicenda del rientro anticipato dei dipinti. “Un vergognoso black out di burocrazia spicciola che rischia di confermare, nel panorama internazionale, lo stereotipo negativo dell’Italia come un Paese incapace di valorizzare la propria ricchezza di tesori culturali, ambientali e paesaggistici. Uno schiaffo alla ‘Grande Bellezza’ sferrato da malgoverno, approssimazione e, a detta degli organizzatori della mostra di Taormina, di una mancata consegna di scartoffie”.

Il ministro dei Beni Culturali Franceschini, aggiungono gli esponenti del Movimento delle commissioni Cultura di Camera e Senato, “chiarisca la vicenda del rientro anticipato dei dipinti di Antonello da Messina in mostra a Taormina, ammirati solo qualche giorno dai leader mondiali del G7, e individui i responsabili di un simile scippo ai visitatori e del conseguente danno d’immagine che ne deriva per la Sicilia e tutta l’Italia”.

Le reazioni politiche

Diverse anche le reazioni politiche alla vicenda. Gianfranco Micciché (Coordinatore regione Sicilia, Forza Italia) ha dichiarato che “pensare alle reazioni dei visitatori della mostra Unescosites che sono arrivati sul luogo dell’esibizione a Taormina e hanno scoperto che i dipinti di Antonello da Messina sono stati portati via fa pensare a quanta poca attenzione ci sia nei confronti dei turisti e dei cittadini. Una decisione, causata dalla cattiva comunicazione tra due amministrazioni che si fermano di fronte ai cavilli burocratici invece di impegnarsi per andare incontro alle richieste degli appassionati d’arte, che non è stata neanche annunciata in tempo”.

Per Massimo Artini (Portavoce Alternativa libera) “siamo di fronte a una nuova vergogna tutta italiana. Il ritiro dei dipinti di Antonello da Messina alla mostra Unescosites di Taormina non si può giustificare in alcun modo. Solo nel nostro paese possono avvenire cose di questo genere a causa della burocrazia e della mancanza di buon senso di due amministrazioni che dovrebbero semplicemente comunicare di più e meglio per il bene dei cittadini, dei turisti, ma anche di chi investe in un territorio come quello siciliano che ha mostrato il suo interesse verso l’arte con una grande risposta”.

Eleonora Cimbro (Mdp – Movimento democratici progressisti) ha espresso il suo sostegno a Roberto Celli, creatore della mostra Unescosites, e a Anthony Barbagallo, assessore regionale siciliano “che si è impegnato a fondo per mettere in risalto la bellezza di Taormina e dell’arte italiana esposta all’interno di un’esibizione innovativa durante il G7. È veramente inspiegabile che una iniziativa di questo genere venga azzoppata con il ritiro anticipato dei dipinti di Antonello da Messina”.

Anche Fabrizio Cicchitto, presidente della Commissione Esteri della Camera, attacca: “L’innovazione e l’originalità in Italia sembrano davvero dare fastidio. Un progetto artistico e culturale creativo come quello di Roberto Celli con Unescosites, che mette insieme la tecnologia e le opere classiche come quelle di Antonello da Messina e Caravaggio, viene contrastato dalla burocrazia e fa capire quanto sia difficile per un privato portare avanti un’idea valida e audace”

Per l’ex ministro Stefania Prestigiacomo (Forza Italia) “se la notizia del rientro anticipato dei dipinti di Antonello da Messina esposti a Taormina nella mostra Unescosites fosse confermata, la Sicilia rischierebbe l’ennesima figuraccia mondiale. E solo per una mera questione burocratica, una mancata comunicazione tra l’assessorato regionale della Sicilia e il comune di Taormina”.

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