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Eleggere ogni anno, a partire dal 2019, la capitale italiana della danza, così come già succede con la capitale italiana della cultura. Questa la proposta lanciata dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, nel corso della presentazione della quarta edizione di “NID Platform”, una straordinaria e ormai consolidata vetrina della miglior danza contemporanea italiana. L’edizione del 2017 si terrà dal 19 al 22 ottobre a Gorizia. “Penso che si potrebbe fare come con la capitale italiana della cultura, ovvero eleggere ogni anno la capitale italiana della danza: dopo Gorizia, si potrebbe avviare una procedura per decidere chi ospiterà l’edizione del 2019”, ha annunciato il ministro.

“Perché la danza è definita una ‘cenerentola’? Migliaia di ragazzi la studiano e la sognano, ha un pubblico enorme, quindi basta usare il termine cenerentola. Ora bisogna invertire questa tendenza”. Tra le altre cose, Franceschini ha ricordato che “stiamo lavorando a una legge per lo spettacolo che vogliamo portare a termine entro fine legislatura, ora è in commissione e presto sarà in aula al Senato”.

Cutaia (Mibact): motivo d’orgogio per paese sostenere la danza contemporanea

Fuori dal territorio italiano, ha ricordato in precedenza Onofrio Cutaia, Direttore generale per lo spettacolo del ministero dei Beni e delle attività culturali, “la danza contemporanea italiana ha un suo segno distintivo ed è motivo d’orgoglio per il paese poter sostenere questo settore. Il lavoro di squadra funziona, dà frutti regolari molto apprezzati anche nel quadro internazionale”.

“Nel passato è stata molto molto bistrattata, ma ora il segno è positivo, questo progetto nasce dal desiderio delle istituzioni di promuovere questa arte. A Gorizia verranno decine di ospiti stranieri per verificare lo stato dell’arte della danza contemporanea italiana: vengono e acquistano questi spettacoli”.

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