
A diciott’anni vuoi cambiare il mondo. È vero oggi come ieri per le generazioni che si affacciano alla vita adulta. Ciò che unisce i protagonisti de “La stagione dei papaveri” è proprio questo: la preoccupazione per il futuro, e la voglia di fare ognuno la sua parte in difesa di un ambiente maltrattato e compromesso in nome del profitto. Il primo romanzo di Flaminia Festuccia (dal 22 settembre nelle librerie e nei bookshop online), al suo esordio nella narrativa ma con all’attivo numerosi saggi e pubblicazioni, è un tuffo nell’adolescenza e nelle battaglie ambientaliste dei primi anni duemila, con un filo che si snoda fino ad oggi e si intreccia con gli echi di eventi di attualità e politica. Al centro, l’amicizia tra Giacomo e Nicola, due ragazzi di buona famiglia agli antipodi nel modo di vedere il mondo ma che si legheranno indissolubilmente nell’arco di una stagione, condizionando ognuno in profondità il destino dell’altro. Il primo, figlio di un ricco industriale, si avvicina per caso al movimento ambientalista che gli fornisce un terreno di battaglia contro il futuro che il padre ha costruito per lui. Nicola, invece, carismatico e determinato, è il motore stesso del movimento e del suo nucleo pulsante. Intorno a loro un gruppo di coetanei, gli amori, le feste, la scuola. E gli ideali, seguiti con la cieca e battagliera ingenuità dell’adolescenza, che li porteranno a scontrarsi duramente con la realtà. Una delle loro azioni di boicottaggio, infatti, finisce in tragedia, e porta allo scioglimento del gruppo. Quindici anni dopo le nuove leve ecologiste fanno tornare alla ribalta i fatti del passato, e gli amici ormai adulti si dovranno ritrovare per evitare che questo possa compromettere la vita che ognuno di loro si è costruito. Sullo sfondo, personaggi e situazioni degli ultimi vent’anni, in un continuo rimando tra passato e presente.
Romana, giornalista professionista, Flaminia Festuccia ha pubblicato diversi saggi e studi relativi ai temi ambientali, alla storia e all’economia. Questo romanzo è il suo esordio nel campo della narrativa.