Sono circa una trentina gli emendamenti presentati in Commissione Cultura della Camera alla proposta di legge che prevede la promozione, il sostegno e la valorizzazione delle manifestazioni dei cortei in costume, delle rievocazioni e dei giochi storici. Il parere della relatrice Caterina Pes sulle proposte emendative, presentate da vari gruppi tra cui anche il Pd, arriverà la prossima settimana. Nell’ultima seduta la VII commissione aveva adottato un nuovo testo base predisposto proprio dalla relatrice che univa, organizzandole, le varie pdl assegnate alla commissione e sul quale era stato chiesto ai commissari di formulare le nuove proposte di modifica. La legge, secondo Caterina Pes, è importante per due ragioni: una culturale e l’altra economica.
“Da un lato – dice ad AgCult – queste sono manifestazioni che esprimono l’identità di un luogo, la sua memoria storica. L’Italia è un paese con una storia antica, importante e di grande memoria. Ha al suo attivo moltissime manifestazioni che rievocano questo passato. Nel nostro Paese abbiamo tanti piccoli borghi, ma anche grandi città con una storia molto importante che viene rievocata attraverso queste manifestazioni. Dalla regata delle Repubbliche marinare di Amalfi, al Palio di Siena, alla Sartiglia di Oristano: sono tutte manifestazioni che raccontano una storia e un passato fondamentale per questo Paese”.
Poi c’è l’aspetto economico. “Dall’altro lato queste manifestazioni hanno una ricaduta enorme in termini di occupazione, di turismo e di itinerari enogastronomici. Per ogni manifestazione si conta una media di 400 occupati e almeno 600mila visitatori nel complesso. Questi eventi permettono che anche il turismo culturale venga alimentato attraverso la conoscenza di territori, di luoghi e di storia. Ne beneficiano anche altre manifestazioni connesse a quelle principali che a loro volta producono un ritorno sul piano economico”.
Una legge, insomma, che tutela e valorizza. Ma che contestualmente promuove, attraverso l’istituzione di un fondo ad hoc. “Nel testo si istituisce un fondo apposito per queste rievocazioni storiche che corrisponde alla riduzione del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica. Questo fondo dovrà poi prevedere, nell’ambito del bilancio e dell’organizzazione dei finanziamenti da parte del Mibact, anche la dotazione ulteriore del famoso fondo “Rampelli” pari a 2 milioni di euro. Con la differenza che qui, con questa legge, si stabilisce che non si tratta di un intervento una tantum ma di una misura strutturale. Questo permette di poter valorizzare in maniera stabile e duratura, e quindi mette nelle condizioni di programmare le iniziative. Favorendo anche l’indotto culturale ed economico”.
Questa legge permette anche di introdurre il marchio di manifestazioni e giochi storici italiani. “È un contributo ulteriore al rafforzamento della nostra storia e della nostra cultura, di quelli che sono i nostri beni immateriali. A cui fanno riferimento la convenzione Unesco, gli articoli 9 e 33 della Costituzione, la Convenzione di Faro”.
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