Dal ministero dei Beni culturali trapela “ottimismo” su una positiva soluzione della vicenda, che ha visto il TAR del Lazio bocciare le nomine di alcuni direttori di musei appena nominati. “Sono questioni superabilissime, siamo ottimisti”, fanno sapere dal Collegio Romano. La sentenza infatti, riferiscono fonti interne al ministero, ritiene illegittimo il concorso internazionale e la conseguente nomina dei direttori. Un punto che il ministero contesterà dal momento che dirigenti che non hanno funzioni di tutela dell’ordine pubblico o comunque di tutela dell’interesse nazionale, possono essere europei. “È normale prassi in tutta Europa, il concetto è banale e stupisce che il TAR non l’abbia accolto”, sottolineano. “La regola del diritto europeo è che siamo tutti europei”.
Secondo il TAR, inoltre, la selezione era a porte chiuse, “ma noi dimostreremo che non è andata così”. “Altra questione che hanno posto è che sarebbero stati dati punteggi non adeguati agli ultimi 10 arrivati alla fase finale: questa è una questione altamente opinabile”. A breve i legali del ministero terranno un incontro con l’avvocatura, per affrontare l’articolo 38 del T.U. sul Pubblico impiego, che rappresenta il nodo della questione, in quanto a giudizio del TAR la norma del 2014 (che ha indetto il concorso per i direttori di museo), non avrebbe posto una deroga alla possibilità di nomine internazionali. Non è escluso, in caso di esito negativo al consiglio di stato, che il Mibact possa ricorrere addirittura a Bruxelles.
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