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Sull’annullamento da parte del Tar delle Lazio di 5 nomine di direttori di musei italiani “di interesse nazionale” è intervenuto il segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, presidente del Consiglio al tempo della riforma Franceschini nel 2014. “Nei mille giorni abbiamo fatto molte cose belle, qualche sbaglio di troppo, tante scelte innovative e coraggiose.  Abbiamo governato cercando di dare all’Italia un futuro, non solo di custodire il meraviglioso passato che conosciamo. Una delle scelte di cui sono e resterò più orgoglioso è aver dato ai più bravi la possibilità di concorrere per la direzione dei musei italiani, patrimonio mondiale dell’umanità. E i risultati già si vedono, a tutti i livelli. Perché abbiamo smesso di tagliare sulla cultura e abbiamo investito in questo settore come nessuno aveva mai fatto prima. Il fatto che il Tar del Lazio annulli la nostra decisione merita il rispetto istituzionale che si deve alla giustizia amministrativa ma conferma – una volta di più – che non possiamo più essere una repubblica fondata sul cavillo e sul ricorso. Non abbiamo sbagliato perché abbiamo provato a cambiare i musei: abbiamo sbagliato perché non abbiamo provato a cambiare i TAR”.

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