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Si è concluso nella mattinata di mercoledì 15 marzo 2017 il recupero delle opere conservate nella chiesa di San Francesco a Matelica.
La squadra beni mobili del MiBACT, il Nucleo TPC, i Vigili del Fuoco deputati alla rimozione delle opere, con il supporto dei giovani volontari di Lega Ambiente, ha rimosso dalla chiesa le ultime opere rimaste, tra cui la grande tela con la particolare iconografia del Peccato originale e l’Immacolata Concezione di Ercole Ramazzani, firmata e datata1573 e la Lapidazione di santo Stefano di Simone e Giovan Francesco De Magistris datata 1569. I due dipinti erano inseriti all’interno delle cornici degli altari lignei cinquecenteschi che li ospitavano; questi sono hanno visto una particolare meticolosità da parte di tutti i componenti delle squadre di intervento concentrati nello smontaggio delle parti superiori delle ancone lignee per poter permettere la rimozione delle tele e successivamente il loro trasferimento. Sempre dalla chiesa di san Francesco sono stati messi in sicurezza il grande Crocifisso ligneo dell’altare maggiore e il Cristo morto, anch’esso in legno dipinto di suggestiva emotività collocato all’interno di una teca nella seconda cappella di destra. Tutte le opere sono state ricollocate in ambienti diversi tutelati in sicurezza.
 
Sempre le stesse squadre sono intervenute nella piccola chiesa di San Martino, in località Rustano a Castelraimondo erano ancora conservate alcune tele e diversi arredi d’altare. Sono stati portati in sicurezza tre dipinti d’altare: Una Madonna del Rosario di Domenico Bonifati del 1778, due opere di Antonio Pellegrini da Milano della fine del secolo XVI, una Deposizione di Cristo e un Crocifisso Santi, un  paliotto in legno dorato in buono stato di conservazione.
 

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