
“Vivo apprezzamento” e “gratitudine” per la ‘Giornata dell’Archeologia Italiana all’Estero – Diplomazia Culturale e Archeologia, eccellenza della ricerca italiana nel mondo’ sono stati espressi dalla Federazione delle Consulte Universitarie di Archeologia, che raccoglie al suo interno la maggioranza degli archeologi delle Università Italiane. L’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ospitata dal Campidoglio a Roma il 9 maggio ha visto, tra gli altri, la partecipazione dei Direttori delle missioni archeologiche, antropologiche ed etnologiche italiane all’estero.
“Riteniamo che questa giornata – si legge in una lettera della Federazione -, aperta autorevolmente dagli interventi dei Ministri degli Esteri e della Cultura e dal saluto del Sindaco sia di grandissimo rilievo sul piano politico e culturale, inserendosi peraltro in una consolidata tradizione di sostegno dell’archeologia del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attraverso l’azione della Direzione Generale Diplomazia Pubblica e Culturale, e in particolare dell’Ufficio VI, così come sottolineato anche nell’intervento di chiusura del sottosegretario Tripodi. Esprimiamo la nostra viva gratitudine per aver portato in primo piano un’attività di ricerca e valorizzazione del patrimonio culturale tanto importante, quanto, a volte, complessa e difficile, anche per i contesti geo-politici in cui si opera. L’incontro è stato una preziosissima occasione di discussione e approfondimento su temi cruciali legati alla presenza delle Missioni in Paesi stranieri, dalle questioni legate alla tutela, conservazione e valorizzazione, all’archeologia pubblica, alle relazioni con le istituzioni e le comunità locali, allo sviluppo del turismo culturale”.
La maggioranza delle numerose missioni (246 nel 2022) sostenute dal Maeci, attraverso contributi o riconoscimenti istituzionali sono missioni delle Università italiane, “hanno nel cofinanziamento Maeci uno strumento importante di sostegno alle loro attività, che si svolgono grazie anche a risorse interne e in relazione a programmi specifici di finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca. Le Missioni archeologiche delle Università sono un sistema complesso che va ben oltre le strutture delle specifiche équipe, permettendo di coniugare attività di formazione e di studio, ricerca e indagine attraverso laboratori e centri universitari che coinvolgono sempre le rappresentanze locali e gli operatori dei Paesi in cui si opera”.
La presenza del Ministro della Cultura e la partecipazione ai lavori del Direttore Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, prosegue la lettera, “ha rafforzato l’idea della necessaria condivisione di intenti fra i Dicasteri coinvolti e di un’ancora maggiore partecipazione istituzionale con l’auspicato futuro coinvolgimento del Ministero della Ricerca e dell’Università. Di rilevante importanza è, infatti, il ruolo che le Missioni archeologiche all’estero svolgono non solo nell’ambito della ricerca, ma anche all’interno dei processi di internazionalizzazione delle Università Italiane, attraendo studenti stranieri e promuovendo il sistema di formazione superiore del nostro Paese”.
La Federazione immagina allora che “questo percorso di dialogo continui e anzi si rafforzi attraverso iniziative che vedano sempre più coinvolte le componenti universitarie (la Federazione ha peraltro all’interno della sua Giunta direttiva diversi direttori di Missioni all’estero) e ha costituito un tavolo di lavoro specifico proprio sulle questioni legate a progetti di ricerca archeologica svolti in Paesi stranieri, in un’ottica di dialogo costruttivo con le diverse istituzioni di riferimento, sia in Italia che all’estero”.
Infine, si conclude la lettera firmata dal presidente della Federazione Giuliano Volpe, “nel ribadire il nostro convinto sostegno ad iniziative come quella appena tenutasi in Campidoglio, la Federazione si dichiara pronta fin da ora a cogliere l’importante manifestazione di disponibilità al dialogo espressa dal Presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, per contribuire a potenziare le strategie che il Parlamento ed il Governo vorranno porre in atto al fine di sostenere l’attività delle Missioni all’estero, anche nella prospettiva di accrescere le disponibilità di risorse che costituiscono da sempre un punto di difficile sintesi tra ambiziose progettualità e realtà quotidiana della ricerca”.