
“Noi dobbiamo aiutare il settore del libro perché il libro ha un valore etico, costituzionale e di crescita civica. Abbiamo il dovere di intervenire perché ne va di mezzo la crescita del senso civico della nazione”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, intervenendo all’inaugurazione del 17° Corso di Alta Formazione in gestione della libreria nella sede romana di Confcommercio. Oltre al ministro, presenti il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e il presidente di Ali Confcommercio, Paolo Ambrosini. Sangiuliano si è detto “un fanatico del libro. Io amo il libro e non posso non essere sensibile” al tema del sostegno al settore. Ma cosa fare concretamente? Ha spiegato il ministro: “Innanzitutto dobbiamo prevedere un equo canone per le librerie, imponendo ai comuni o agli enti pubblici proprietari di immobili di locare quegli immobili in fitto agevolato a chi vuole intraprendere la professione di libraio. Sono pronto a battermi anche in Europa se dovesse obiettare che sono aiuti di Stato”.
Rivolgendosi ai librai, ha aggiunto: “Possiamo ragionare anche sul tax credit”. Inoltre, ha continuato il ministro, “se abbiamo il Fus per lo spettacolo dal vivo, non vedo perché non dobbiamo supportare allo stesso modo il mondo del libro”. A breve, ha continuato, “ci vedremo e verificheremo cosa si può fare in un programma pluriennale”. Infine, sul tema della contraffazione “ho dato mandato al ministero di verificare un inasprimento delle pene”. Non poteva poi mancare un riferimento ad Amazon: “Non possiamo essere luddisti. Amazon c’è. Ma è evidente che Amazon deve pagare le tasse come le altre imprese”.