In occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018, l’iniziativa lanciata dalla Commissione Europea per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale dei Paesi Ue, l’Ambasciatrice d’Italia in Belgio Elena Basile ha ospitato in Residenza un evento dedicato all’Isola Comacina, un esempio di cooperazione bilaterale in campo culturale che contribuisce ad arricchire il patrimonio culturale europeo.
All’evento hanno partecipato il ministro per la Cultura della Federazione Wallonie-Bruxelles Alda Greoli, la Presidente dell’Accademia di Brera, Livia Pomodoro, Luigi Morgano, Membro della Commissione Cultura del Parlamento Europeo e la Chief Scientific Advisor della Commissione Europea per l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, Erminia Sciacchitano.
Nel suo intervento, l’eurodeputato dem Morgano ha evidenziato l’impegno della collega Silvia Costa per l’istituzione dell’Anno europeo del patrimonio culturale, ricordando che “insieme agli altri colleghi della commissione Cultura, con la relazione ‘Verso un approccio integrato al patrimonio culturale per l’Europa’, votata dall’Assemblea a Strasburgo nel settembre 2015, abbiamo chiesto di istituire questo anno europeo, consapevoli dell’importanza intrinseca del patrimonio culturale europeo materiale e immateriale, vero collante dell’identità europea, in particolare in questo innegabile periodo di disorientamento e anche di incertezza sul progetto europeo”.
PATRIMONIO CULTURALE VERA SPECIFICITÀ EUROPEA
“La nostra priorità di parlamentari è stata, dunque, quella di creare i presupposti politici per concretizzare questa proposta, dotandola non solo di un apposito bilancio, ma chiedendo un forte impegno dell’Unione per preservare e valorizzare il patrimonio culturale europeo, anche attraverso diversi altri programmi come: Europa creativa, Orizzonte 2020, Erasmus +, Europa per i cittadini, finanziamenti (Fondi strutturali e di investimento europei) e azioni come le Capitali europee della cultura, le Giornate europee del patrimonio e il Marchio del patrimonio europeo (per approfondimenti: Europa Creativa, Costa (PD): Raddoppiare budget a 2,8 miliardi). Un impegno per la conservazione e la promozione dell’arte e della cultura europea attraverso, appunto, un approccio integrato e coerente delle politiche dell’Unione, nella consapevolezza che il patrimonio culturale europeo, rappresenta la vera specificità europea, il nostro tesoro più prezioso, la linfa vitale a cui attinge il genio della creatività europea, vero “carburante” dei settori culturali e creativi europei e vero volto dell’Europa nel mondo”.
“Da italiano, orgoglioso di ricordare che il mio Paese detiene il più alto numero di siti classificati Patrimonio mondiale Unesco, non posso che sottolineare la grande importanza di questa azione e lo straordinario successo riportato presso i cittadini europei che hanno affollato i più di 10.000 eventi organizzati in tutta Europa, tra cui più di 1300 in Italia. L’Anno europeo del patrimonio culturale ha, di fatto, offerto l’opportunità di sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica in merito alla forza e alle diversità uniche della cultura dell’Ue e al ruolo essenziale che essa svolge nelle nostre società ed economie, nella creazione di un senso di appartenenza, nella promozione della cittadinanza attiva e nella definizione dei nostri valori fondamentali e della nostra identità”.
PROLUNGARE QUESTA ESPERIENZA POSITIVA
“Ecco quindi la richiesta del Parlamento europeo, di prolungare questa esperienza positiva, di andare oltre le celebrazioni di questi 365 giorni e di creare un dialogo strutturato permanente con le parti interessate, gli operatori del settore, per raccogliere conoscenze, rafforzare le capacità e coordinare le azioni di sensibilizzazione sul patrimonio culturale in Europa, in modo da consolidare l’eredità a lungo termine di questo Anno europeo e per attuare il piano d’azione sul patrimonio culturale di cui disponiamo e di quello che dobbiamo promuovere attraverso i settori culturali e creativi e non solo”.
CREARE UNO SPECIFICO CLOUD PER IL PATRIMONIO CULTURALE UE
“Un impegno politico, quello del PE, che si è concretizzato in parallelo anche su altri fronti, come ad esempio, l’aver inserito nel prossimo Programma faro di ricerca e sviluppo tecnologico per il periodo 2021- 2027, Horizon Europe, per il quale sono stato relatore per parere per la commissione Cultura, la richiesta di creare uno specifico Cloud per il Patrimonio culturale europeo, una piattaforma digitale adeguata in questa area, che offra soluzioni alle problematiche pratiche delle collaborazioni tra musei e collezioni, così come tra i professionisti del settore della cultura e il pubblico. Un Cloud basato sulla ricerca e sui progetti che si pone come obiettivo di rendere la ricerca e la conoscenza, nell’ambito del nostro patrimonio culturale, più accessibile al pubblico”.
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