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Nella lettera aperta ai vertici di ICOM, i comitati dell’organizzazione chiedono “tutte le informazioni che potrebbero portare a comprendere meglio la situazione”

Il comitato esecutivo di ICOM avvierà una revisione interna dei processi decisionali e delle comunicazioni con il segretariato, i comitati e i membri per garantire maggiore trasparenza ed efficienza. Ad annunciarlo è lo stesso comitato esecutivo in risposta a una lettera aperta inviata da oltre 24 comitati internazionali e 21 nazionali a seguito delle dimissioni di Suay Aksoy da presidente dell’organizzazione internazionale. Oltre a Aksoy hanno deciso di dimettersi altri due membri del comitato esecutivo e 5 membri del Comitato permanente per la definizione, le prospettive e i potenziali del museo: dimissioni che “destano preoccupazione”, fa sapere il comitato esecutivo di ICOM assicurando di “impegnarsi per un approccio costruttivo allo sviluppo di una nuova definizione di museo”. A pesare su queste dimissioni a catena – secondo quanto apprende AgCult – sono stati infatti proprio i disaccordi sulla nuova definizione di museo, proposta a luglio del 2019 da ICOM ma scartata da diversi comitati nazionali che hanno ottenuto il rinvio del voto all’assemblea generale.

Nella lettera aperta ai vertici di ICOM, i comitati dell’organizzazione si dicono “preoccupati per le questioni che hanno portato alle dimissioni” e chiedono “tutte le informazioni che potrebbero portare a comprendere meglio la situazione che le ha provocate”. Si chiede, inoltre, di visionare “la lettera di dimissioni inviata da Aksoy il 19 giugno in cui si fa riferimento ai motivi della sua decisione, il verbale di tutte le riunioni del comitato esecutivo per gli anni 2019 e 2020 e il verbale delle procedure alla base dell'elezione del nuovo presidente”. Il comitato esecutivo sottolinea che, a seguito delle dimissioni “inaspettate” di Aksoy, si è agito come richiesto dallo statuto di ICOM in modo che il lavoro dell’organizzazione potesse continuare: si è arrivati quindi alla nomina dell’italiano Alberto Garlandini a presidente e di Terry Simioti Nyambe a vicepresidente. “I musei non sono mai stati così necessari alla società come in questo momento – afferma il comitato esecutivo -. Continueremo il lavoro iniziato sotto la presidenza di Aksoy per guidare il settore museale globale durante le riaperture post Covid”.

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