
Dall’1 giugno riapre al pubblico il Museo della Torre di Davide a Gerusalemme. Completamente rinnovato nell’allestimento – i lavori hanno richiesto circa dieci anni tra progettazione e realizzazione, con un investimento di circa 50 milioni di dollari – cambia anche nome e diventa il museo ufficiale della città: “Torre di Davide – Museo di Gerusalemme”. Il nuovo padiglione d’ingresso al Museo si trova a ridosso della Porta di Giaffa, il più popolare accesso alla Città Vecchia di Gerusalemme e al quartiere cristiano. È pensato come un nuovo ingresso alla città (l’apertura è prevista a novembre), sia in senso fisico sia in senso semantico e di narrazione della stessa: “L’architettura iconica, le massicce mura in pietra di Gerusalemme e le sale dai soffitti arcuati creano un ambiente unico per questo museo, che diventerà la porta d’accesso a questa città unica” afferma Eilat Lieber, direttore e curatore capo del Museo della Torre di Davide di Gerusalemme.
La nuova esposizione permanente, sviluppata su dieci sale, offre un’esperienza diversa al pubblico rispetto a prima. Non più solo un viaggio nel tempo, ma piuttosto il tentativo di parlare al pubblico seguendo linee cronologico-tematiche e un approccio interdisciplinare. La tecnologia fa “la parte del leone”, con l’allestimento di pareti multimediali, proiezioni, video mapping, videogame. Una sfida vinta dal team guidato da Yoav Cohen quella di armonizzare la tecnologia con la narrazione ma anche con gli antichi spazi della Cittadella di Davide. Nel progetto sono stati coinvolti i migliori professionisti israeliani, come il regista e sceneggiatore Ari Folman, che firma un’animazione video che racconta 4.000 anni di storia di Gerusalemme in tre minuti. Nella sala immersiva, l’illustratore David Polonsky ha creato un video di sette minuti in cui si intrecciano le ricorrenze religiose ebraiche, cristiane e musulmane.
Sebbene il percorso dell’esposizione non sia lineare e dislocato su più livelli e spazi non contigui, il progetto di rinnovamento ha incluso anche una maggiore accessibilità: oltre l’85% della Cittadella risulta accessibile grazie a nuovi ingressi livellati, ascensori e rampe. Nella sala introduttiva è possibile muoversi tra epoche e Regni grazie ai grandi schermi interattivi a parete. Tre sale sono dedicate alle principali religioni monoteiste che hanno fatto la storia di Gerusalemme: Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Qui sono presenti modelli in 3D del secondo Tempio di Gerusalemme, del Santo Sepolcro e della moschea dalla cupola dorata nota come “Cupola della roccia”, oltre ad alcuni reperti rinvenuti “in situ” ed esperienze multimediali.
Il viaggio nella storia di Gerusalemme, porta il visitatore fino al XXI secolo. Una sala ospita il modello di Gerusalemme di Illés, completamente restaurato, realizzato per l’Esposizione Universale di Vienna del 1873, che offre una vista dall’alto della Gerusalemme di allora, unica nel suo genere; mentre la città odierna è mostrata attraverso la fotografia e il cinema. “Il Comune di Gerusalemme – ha dichiarato il sindaco Moshe Lion – è onorato di essere un partner di primo piano nella conservazione e nel rinnovamento della Torre di Davide. L’antica cittadella è stata il simbolo della città nel corso dei secoli e uno dei più importanti siti storici e archeologici del mondo”. Nell’area del nuovo padiglione d’ingresso al Museo, si procederà anche al recupero di un importante sito cristiano di epoca bizantina: “La gente potrà venire a visitare questo sito, che prima non era visibile – ha spiegato Tal Kobo, curatrice dell’esposizione permanente -. Questa sarà la terza parte del nostro progetto: costruiremo una scuola per gli studi su Gerusalemme e allo stesso tempo preserveremo questo sito bizantino”.