
Da Matera – Matera 2019 “ci aiuterà a costruire ponti attraverso la cultura, a ricollegare i cittadini e le comunità tra loro, con il loro passato e a convincerli a costruire un futuro comune”. Lo ha detto il commissario europeo per la Cultura, Tibor Navraciscs, nel corso della cerimonia di inaugurazione di Matera 2019. “Negli ultimi 34 anni, più di 50 città in tutta Europa hanno detenuto il titolo di Capitale europea della cultura. E ciascuna ha sperimentato l’impatto positivo che l’essere capitale europea della cultura può portare. L’investimento e i visitatori attratti dal ricco programma stimolano lo sviluppo economico della città e della regione circostante. Allo stesso tempo, le attività culturali riuniscono le persone e consentono loro di conoscersi meglio, contribuendo a creare un senso di appartenenza a uno spazio culturale comune”.
“Essere Capitale europea della cultura può contribuire a stimolare la rigenerazione e lo sviluppo, portare creatività, nuove idee e riconoscimento internazionale. Ora tocca a voi sfruttare al meglio questo potenziale e, da quanto ho visto, sono certo che Matera e i suoi cittadini ne trarranno pieno beneficio”.
“Dopo Firenze nel 1986, Bologna nel 2000 e Genova nel 2004, questa è la quarta volta che una città italiana detiene il titolo. Questa volta i riflettori sono puntati sul Sud Italia, permettendo alla Basilicata, unica nel suo genere, di mostrare un ulteriore aspetto della ricca e variegata cultura italiana. È anche un’ottima occasione per continuare ciò che abbiamo iniziato durante l’Anno europeo della cultura nel 2018: salvaguardare e promuovere la diversità culturale dell’Europa, evidenziando i nostri valori comuni e riconoscendo il contributo della cultura alle società e alle economie europee”.
“Il motto dell’Anno europeo era il seguente: ‘Dove il passato incontra il futuro’. Matera è un eccellente esempio di questo ponte che la cultura e il patrimonio culturale possono costruire: con la sua straordinaria storia e architettura secolare e i suoi progetti culturali lungimiranti, questa città ha un messaggio forte da condividere con il resto d’Europa. Un messaggio che sottolinea l’importanza della comprensione e del rispetto delle nostre differenze, tenendo conto di ciò che abbiamo in comune”.
“In un momento in cui l’Unione europea si trova di fronte a sfide immense, dobbiamo ripensare il suo ruolo e responsabilizzare i cittadini. Il suo motto “Futuro aperto” riassume perfettamente questo concetto. Ci incoraggia a utilizzare le nostre risorse creative, il nostro straordinario patrimonio culturale e l’arte per rafforzare i nostri valori, per ricollegare le nostre comunità e costruire insieme un’Europa migliore per il futuro”.
“Ci sono forze che minacciano di dividerci, cercando di allargare le divisioni e presentando le identità nazionali in conflitto con quelle europee. Dobbiamo dare una risposta risoluta a questa situazione costruendo ponti. Non possiamo essere europei impegnati senza essere membri delle nostre nazioni e delle nostre comunità locali”.
“Apparteniamo tutti a una comunità pacifica di oltre 500 milioni di cittadini con una ricca storia e culture intrecciate. Matera 2019 ci aiuterà a costruire ponti attraverso la cultura, a ricollegare i cittadini e le comunità tra loro, con il loro passato e a convincerli a costruire un futuro comune. Il passaporto Matera 2019, che conferisce ai visitatori di Matera una cittadinanza onoraria temporanea, è un ottimo simbolo di questo spirito”.