“Nella mia duplice veste anche di presidente dell’Associazione Abbonamento Musei di Lombardia Piemonte e Valle d’Aosta, anticipo che l’infrastruttura culturale tecnologica e di comunicazione dell’associazione è al servizio di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. Stiamo parlando di 150mila abbonati delle tre regioni che nel 2022 già hanno fatto 750mila visite nei 470 musei che nelle tre regioni compongono la nostra infrastruttura. Nei musei collegati all’associazione non abbiamo ancora ripreso i livelli del 2019 però sono stati fatti dei passi in avanti enormi. La nostra carta si arricchirà nel 2023, diventerà una carta per la Capitale della Cultura in Lombardia, una carta cultura, perché oltre ad offrire la partecipazione gratuita a tutti i musei permetterà anche la partecipazione a tutti i grandi eventi che si terranno a Bergamo e a Brescia. Con un lavoro di convenzioni, inoltre, anche una facilitazione alla partecipazione agli eventi dello spettacolo dal vivo. Questa è una scelta strategica: favorire la partecipazione culturale in generale. Tra l’altro ci siamo inventati per il 2023 anche tutto un sistema premiante a punti per cui la partecipazione agli eventi della Capitale della Cultura permetterà poi di avere ulteriori offerte culturali”. Lo ha detto Alberto Garlandini, presidente Associazione Abbonamento Musei, Membro del comitato scientifico Fondazione Brescia Musei, intervenendo alla presentazione del palinsesto Mostre e Musei 2023 di Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia: tutti gli eventi espositivi temporanei e i rinnovamenti dei musei bresciani nell’anno in cui la città sarà insieme a Bergamo Capitale Italiana della Cultura.
“Il grosso tentativo è quello di essere un grande partner al successo delle due città ma anche quello poi alla fine dell’anno di consegnare alle nostre tre regioni una infrastruttura culturale come quella dell’abbonamento museo rafforzata da questa sperimentazione”, ha aggiunto. Per quanto riguarda il ruolo all’interno del comitato scientifico Fondazione Brescia Musei, Garlandini ha sottolineato: “la Fondazione anche in questa occasione ha dimostrato un’apertura forte perché si è dotata di un comitato scientifico e lo ha coinvolto quasi quotidianamente in tutto il palinsesto di attività della Fondazione. Abbiamo lavorato tanto e dato un contributo alle scelte. È molto bello che per il 2023 la Fondazione abbia presentato un palinsesto di eventi in cui alle esposizioni temporanee di altissima qualità si affianca una capacità di fare scelte strategiche, strutturali, di rinnovamento dei musei”.