La nuova settimana di appuntamenti al MAXXI si apre domani, martedì 15 novembre alle ore 18 con l’incontro del ciclo di giornate di studio Germano Celant. Cronistoria di un critico militante: un incontro speciale per approfondire l’importante ruolo che riveste l’architettura all’interno della sua pratica critica, curatoriale ed espositiva. Il linguaggio architettonico non è indagato da Celant solo dal punto di vista storico-critico, attraverso testi e mostre dedicati alle sue correnti e ai suoi protagonisti, ma anche allo studio di figure quali Mario Bellini, Zaha Hadid, Herzog & de Meuron, Hans Hollein, Frank O. Gehry, Richard Meier, Gio Ponti, Aldo Rossi e molti altri. L’indagine dell’architettura diviene parte integrante del suo lavoro di curatore grazie alla collaborazione assidua con architetti quali Gae Aulenti, Arata Isozaki, Italo Rota, Renzo Piano e Gino Valle, tra gli altri, nell’allestimento di alcune delle sue esposizioni più memorabili. All’incontro intervengono Bartolomeo Pietromarchi, Direttore MAXXI Arte, Antonella Soldaini, consulente curatoriale e responsabile della ricerca dello Studio Celant,
Marco Tirelli, Vice Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca, Monica Bruzzone, architetto e docente universitario, Marco De Michelis, storico dell’architettura, Gianni Pettena, critico e storico dell’architettura, Chiara Spangaro, storica dell’arte e curatrice indipendente e, con un messaggio video, l’architetto Andrea Branzi e Fulvio Irace, Professore emerito del Politecnico di Milano. Con un contributo di Renzo Piano. Modera Pippo Ciorra, Senior Curator MAXXI Architettura. A cura dello Studio Celant, da una proposta dell’Accademia Nazionale di San Luca.
Si prosegue mercoledì 16 alle ore 18 con la proiezione di “La rivoluzione siamo noi” (Arte in Italia 1967/1977) di Ilaria Freccia, il racconto vivace e visionario del mondo dell’arte in Italia, tra il Sessantotto e la fine dei ’70, per il ciclo Cinema al MAXXI. Il film documentario, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà, nasce da un’idea della regista Ilaria Freccia e del curatore e critico d’arte Ludovico Pratesi. È narrata un’epoca in cui l’Italia è uno dei centri propulsori a livello globale di un nuovo modo di leggere il mondo, le regole sociali e i rapporti, attraverso l’Arte. Un viaggio che si snoda tra racconti e immagini di alcuni nomi che hanno fatto e fanno la storia del contemporaneo: Marina Abramovic, Michelangelo Pistoletto, Andy Warhol, Luigi Ontani, Pino Pascali, Alighiero Boetti, Jannis Kounellis, Joseph Beuys. Galleristi di fama internazionale con racconti epici, come Lia Rumma e Fabio Sargentini. Una raccolta di archivi filmici, visivi, fotografie, provenienti da istituzioni, musei, gallerie, collezionisti, in grado ancora oggi di stupire per bellezza, provocazione, vitalità creativa. Dopo la proiezione, un talk con alcuni artisti dell’attuale scena romana – Sonia Andresano, Josè Angelino, Dionigi Mattia Gagliardi (Numero Cromatico), Lulù Nuti, Gianni Politi, moderati dalla curatrice Giuliana Benassi, per una riflessione sul ruolo dell’artista nella società contemporanea, alla presenza della regista Ilaria Freccia e del critico Ludovico Pratesi. Evento prodotto con Fondazione Cinema per Roma in collaborazione con Luce Cinecittà.