skip to Main Content
LETTURE LENTE - rubrica mensile di approfondimento
La crisi sanitaria ha abituato il pubblico ad esperienze sempre più digitali. Una panoramica su quanto sta accadendo nel settore del turismo oggi
© Photo by Ben White on Unsplash

IL TURISMO IN EVOLUZIONE… VIRTUALE

Il turismo dà lavoro a 330 milioni di persone in tutto il mondo e produce il 10% del PIL mondiale, rappresentando di fatto una pietra angolare dell’economia globale. Se ogni comparto produttivo ha inevitabilmente sofferto delle conseguenze della crisi pandemica sui comportamenti e le abitudini di consumo, quello turistico è il settore che ha pagato uno dei dazi maggiori. Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO), le misure di contenimento e la chiusura delle frontiere hanno prodotto una flessione di 320 miliardi di dollari per l’industria mondiale dell’ospitalità.

Un’altra conseguenza che rischia di avere effetti profondi sull’idea stessa di viaggio, visita ed accoglienza è la sempre maggiore abitudine degli utenti alla ricerca di esperienze digitali, sia di stampo ‘classico’ che caratterizzate dalla maggiore immersività consentita dalla realtà virtuale.

Sempre più uffici turistici e agenzie di viaggio utilizzano tecnologie innovative di questo tipo nello strutturare i propri servizi. Da un sondaggio dell’Australian Tourism Board risulta che un consumatore su cinque ha già scelto la propria destinazione per le vacanze con la realtà virtuale.

 METAVERSO E TURISMO VIRTUALE: LA MUTAZIONE DEL ‘DOVE’ E DEL ‘COME’

L’intera industria sta ovviamente pensando (e lavorando) ad un uso della realtà virtuale che integri in maniera organica e complementare la dimensione fisica e quella digitale-virtuale, volendo evitare il rischio di una sorta di “disintermediazione digitale” dei luoghi, che penalizzerebbe le possibilità di ricavo, a detrimento dei territori e delle stesse infrastrutture fisiche che tutti gli operatori hanno predisposto ed attivato.

In poche parole, il trend attuale rivela che se un hotel, una compagnia di crociere, un’agenzia di viaggi o un’altra azienda del settore dell’accoglienza decide di “entrare” nel Metaverso, lo fa con la prospettiva e l’obiettivo di migliorare il proprio prodotto, e lo strumento è visto come una modalità di servizio complementare piuttosto che competitiva, secondo l’approccio phygital (fisico + digitale) del quale abbiamo già illustrato le caratteristiche. Una premessa doverosa, pensando al fatto che grazie alla realtà immersiva chiunque potrebbe viaggiare in maniera sempre più realistica in luoghi lontani semplicemente indossando un visore, e tra l’altro in tempo reale. Una ulteriore opportunità è quella di consentire a due utenti in località distanti tra loro di viaggiare ‘insieme’, ed anche questa considerazione mostra quanto probabilmente sarà necessario rivedere anche la profondità delle semantiche che usiamo abitualmente. In ogni caso il livello esperienziale della fruizione va ben oltre le possibilità offerte dall’attuale combinazione di strumenti audio e video offerti dalle tecnologie già disponibili.

IL “TRY BEFORE BUY”

Una delle applicazioni commerciali più promettenti del Metaverso in ambito turistico è quella della preview, della possibilità di visionare una destinazione ed i suoi servizi entrandoci, prima ancora di sceglierla definitivamente. Camminare per le strade di una città che si vuole visitare prendendo appunti sulle attrazioni che più interessano, guardare il panorama visibile dalla stanza prima di scegliere un hotel diventano opportunità reali e a portata di chiunque, incidendo in maniera importante nella pianificazione dei viaggi. Ulteriore valore aggiunto viene dalla possibilità di inserire anche un livello (ancora più avanzato) di Realtà Aumentata all’interno dell’esperienza virtuale, guidando il visitatore sempre più in profondità nell’esplorazione dei luoghi.

L’accurata riproduzione di un ambiente del mondo reale nel Metaverso consente alle aziende turistiche di consolidare la fiducia dei potenziali visitatori, influenzando in maniera corposa le decisioni di acquisto. Secondo un sondaggio di GlobalData relativo al 2021, il 57% dei consumatori globali ha dichiarato di essere influenzato (‘sempre’ o ‘spesso’) dall’affidabilità o comunque dall’assenza di rischi di un prodotto o servizio. Il 53% sostiene di essere influenzato dall’unicità e dalla qualità di un prodotto o servizio prima dell’acquisto. In particolare sembra che la Generazione Z possa essere particolarmente ricettiva a questa forma di marketing, dato che il 43% degli intervistati con queste caratteristiche anagrafiche ritiene di essere influenzato da quanto sia digitalmente avanzato ed accessibile un servizio o prodotto. Una sensibilità colta in particolar modo dai paesi asiatici, tra i quali molti sono stati pionieri nell’inserire all’interno dei propri portali nazionali relativi all’incoming supporti immersivi (video e immagini a 360°) delle loro principali attrazioni, come Hong Kong, Giappone, Corea del Sud, Indonesia e Vietnam.

LA STORIA ‘AUMENTATA’ NEL METAVERSO

In termini di immersione, l’altro aspetto assolutamente interessante è la possibilità di tornare indietro in altre epoche storiche vivendo momenti di vita – non reale ma – realistica. I racconti e le esperienze legate alla storia possono essere drammatizzati e proposti all’utente, che ha l’opportunità di entrare da attore in scenari realistici e/o immaginari, il che pone la questione, tutta da esplorare, dell’opportunità di vivere e/o ri-vivere la storia.

Un esempio di costruzione di questo nuovo tipo di esperienza viene dall’India e da Priyadarshini Raje Scindia, la donna che possiede il Jai Vilas Palace, un palazzo di 200 anni trasformato in museo nel Madhya Pradesh. Al momento sta progettando una collezione NFT di manufatti culturali da vendere per finanziare un’esperienza nel metaverso, che lei ritiene il luogo più adatto per reiterare l’esperienza culturale degli utenti nei musei, spesso limitata ad un’unica visita nel corso della vita, diversamente da quanto accade con centri commerciali e cinema. Offrire nuovi spazi di istruzione, conversazione e confronto sui temi culturali è il motivo e l’obiettivo che la spingono a lavorare per creare esperienze coinvolgenti che portino l’utente a ‘vivere’ dall’interno dei documentari a tema storico, innovando anche le forme di apprendimento per i giovani.

 UN NUOVO PARADIGMA?

Le macroaree individuate fotografano dunque uno scenario aperto a diversi interrogativi che portano il discorso oltre la semplice dimensione dell’innovazione tecnologica. Considerazioni che spingono a chiedersi quali possano essere le implicazioni e gli sviluppi di politiche e pratiche culturali capaci di interpretare ed intercettare una sensibilità nuova ma già spiccata, in particolare dei giovani, in larga parte già calati, con creatività e spirito partecipativo, in dinamiche che a tutt’oggi sfuggono alla percezione generale di molti operatori culturali.

ABSTRACT

Virtual Reality (VR) platforms like Metaverse are disrupting the way we view travel and tourism. Through VR, people can get a first-hand experience of new cultures and environments in a very inexpensive manner; opening doors to new markets and encouraging new ways of spending time and money while traveling. It is no longer necessary to spend thousands of dollars on an overpriced plane ticket to enjoy foreign lands when you can take advantage of cutting-edge technology to immerse yourself in another country’s culture from the comfort of your own home or office. How will it change the global scenario?

 

Clicca qui e leggi gli altri articoli della sezione “ERA DIGITALE” di LETTURE LENTE

© AgenziaCULT - Riproduzione riservata

Back To Top