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LETTURE LENTE - rubrica mensile di approfondimento
Si profila la messa in opera di un progetto molto ambizioso che va ad innovare un settore rimasto fermo al 1993, anno in cui fu emanata la famosa legge Ronchey che istituiva i servizi aggiuntivi, tra cui il servizio di biglietteria. È un momento delicato in cui è vietato sbagliare

Il Direttore generale dei musei italiani, Massimo Osanna, sulle pagine de “Il Sole 24 Ore”, nell’ultima edizione del 2022 annuncia la piattaforma di servizi digitali AD Arte con l’obiettivo ambizioso di migliorare l’esperienza di visita e potenziare l’accessibilità nei musei pubblici e privati aderenti al Sistema Museale Nazionale. Secondo le intenzioni del responsabile della Direzione generale Musei l’infrastruttura informatica sarà una biglietteria online fruibile via web e da cellulari con sistemi iOS e Android per i circa 400 musei sprovvisti di biglietteria fisica e di servizi di accoglienza al pubblico. Il sistema, una volta analizzati i dati dell’utente, i gusti e le abitudini, suggerirà percorsi che partiranno dai grandi attrattori culturali fino ad arrivare a luoghi poco conosciuti, quali i musei di periferia o nei piccoli siti culturali localizzati nei borghi storici o nell’entroterra del bel Paese.

AD Arte dovrebbe innovare l’idea del Grand Tour e condurre i cittadini stranieri, gli studenti, le famiglie, i turisti lungo percorsi virtuali e fisici che uniscono, ad esempio, il Colosseo con la via Francigena, gli Uffizi con Piazza Maggiore, attraversando la via degli Dei fino a Bologna. I visitatori potranno visualizzare direttamente sullo smartphone i contenuti culturali del museo, anche nella lingua italiana dei segni (LIS), e accedere ad una serie di contenuti specifici grazie al rilevamento della loro posizione. La definizione di nuovi servizi digitali garantirà un potenziamento della qualità della visita anche in termini di accessibilità e sicurezza, facendo tesoro dell’esperienza passata del Parco Archeologico di Pompei dove sono stati realizzati percorsi rivolti alle persone con disabilità motorie, per oltre 3,5 km che offrono accesso ai più significativi edifici e domus dell’area archeologica.

I fondi necessari provengono dal PNRR Cultura 4.0, e in particolare nell’intervento 1.2 denominato “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”, che con una dotazione di 300 milioni di euro destina alla piattaforma circa 32 milioni di euro, pari all’11% dell’investimento complessivo della misura. Tutto ciò viene annunciato il 31 dicembre 2022 sulle pagine del giornale e per molti direttori di musei rappresenta un’anteprima. Trascorrono alcuni mesi e in marzo 2023 i direttori dei musei autonomi e delle direzioni regionali museali vengono informati con una comunicazione formale del progetto di biglietteria online, a cui seguiranno diverse riunioni online per illustrare il progetto e implementare il servizio.

Il 9 maggio 2023 la Direzione Generale Musei trasmette una circolare che desta preoccupazioni tra gli istituti culturali statali, in quanto si legge in maniera inequivocabile la rivendicazione della gestione del servizio di biglietteria, il quale nel 2022 ha fatturato 185,56 milioni di euro al lordo dell’aggio spettante ai concessionari. Nell’atto è scritto che “Il prolungato affidamento in gestione di servizi aggiuntivi e/o servizi di biglietteria non è coerente con i principi del diritto euro-unitario in materia di contratti pubblici” quindi, “si invitano le direzioni dei musei a inviare entro e non oltre il 19 maggio 2023 maggiori informazioni circa la natura del rapporto contrattuale in essere e la procedura con la quale è stata individuata l’impresa aggiudicataria, nonché le misure avviate o da avviare per interrompere l’attuale regime di proroga o di rinnovo della concessione”. La Direzione generale musei chiede di inviare al concessionario una comunicazione nella quale verrà indicata la data di cessazione del rapporto concessorio, sottolineando che dalla data della comunicazione alla conclusione della concessione non debbano intercorrere più di 120 giorni al fine di avviare senza soluzione di continuità il servizio di biglietteria e i servizi di valorizzazione previsti nel Codice dei beni culturali e del paesaggio (art. 117 del Dlgs n. 42/2004).

Fanno eccezione i casi di affidamento diretto dei servizi di biglietteria alla società Ales Spa (società in house del MiC). È scritto ancora nella circolare “La piattaforma AD Arte è uno strumento di supporto a tutti gli istituti del Sistema museale nazionale, al fine di superare anche le difficoltà emerse dalla rilevazione appena condotta in materia di bigliettazione. Resteranno in capo ai singoli istituti l’organizzazione e la gestione delle attività correlate al controllo dei biglietti, alla rendicontazione contabile e ai versamenti periodici alla Tesoreria di Stato”. Ulteriore eccezione è prevista per chi ha già espletato la gara di biglietteria e chi ha condiviso con Consip le analisi di fattibilità economico-finanziaria.

Trascorsi alcuni giorni, una nuova comunicazione della Direzione generale musei chiarisce che la piattaforma online del Ministero della Cultura non sarà l’unico canale esclusivo di biglietteria, ma è predisposta in modo da potersi interfacciare con altri provider di bigliettazione online per consentire ai luoghi della cultura che hanno già un concessionario e hanno in essere sistemi di e-ticketing di continuare a utilizzarli. Inoltre, la comunicazione prosegue: “L’invio della comunicazione entro il 19 maggio 2023 è rivolto esclusivamente a quegli istituti rispetto ai quali i servizi aggiuntivi e/o i servizi di biglietteria vengano attualmente erogati in forza di proroghe e/o rinnovi reiterati e l’Istituto non abbia ancora introdotto tutte le operazioni preliminari ad una nuova gara. Il termine individuato nella comunicazione del 9 maggio 2023, intercorrente dall’invio della comunicazione alla data di cessazione del rapporto concessorio, è pertanto soltanto indicativo”. Una precisazione che ha il sapore di marcia indietro, in una fase interlocutoria e di lancio della piattaforma prevista per il prossimo 30 giugno 2023 tramite il portale Museitaliani.

Alla piattaforma Ad Arte si aggiunge un altro tassello del complesso puzzle informatico che vede protagonista il Ministero della Cultura. Si tratta di una sorta di Ad Arte 2 finanziata con fondi europei del Programma Nazionale Cultura.

Sulla pagina del Segretariato Generale del Ministero della Cultura è possibile consultare il Programma Nazionale Cultura (PN) che incarna le finalità della politica di coesione europea e nazionale 2021-2027 ed è successivo al PON Cultura e Sviluppo 2014-2020. Il PN è un documento strategico realizzato in coerenza con la strategia nazionale di sviluppo sostenibile convergendo verso i traguardi fissati in sede europea e assunti dall’Accordo di Partenariato (AP) “per un’economia climaticamente neutra (Green Deal europeo) e per una società giusta e inclusiva (Social Pillar europeo) nel più ampio contesto di adesione all’Agenda ONU 2030”. In tale contesto la cultura svolge un ruolo trasversale in tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile. Oltre a Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, il programma è rivolto ad altri territori come la Sardegna e il Molise. Tra gli investimenti previsti vi è l’Azione 1.2.1 denominata “Creazione di una infrastruttura digitale comune per la gestione automatizzata di servizi di e-booking, biglietteria elettronica e di profilazione dell’utenza”. L’azione consiste nella realizzazione di una piattaforma digitale nazionale finalizzata all’erogazione e alla gestione automatizzata di servizi di e-booking, biglietteria elettronica e di profilazione dell’utenza a beneficio dei luoghi della cultura cosiddetti minori, di titolarità statale e della Regione Sicilia. L’investimento totale previsto è di circa 30 milioni di euro. Dunque, una piattaforma di biglietteria online simile a Ad Arte sia nelle finalità sia nell’ammontare di risorse pubbliche impegnate.

Appare evidente il rischio di una sovrapposizione di piattaforme che potrebbe causare il fallimento dei programmi e il conseguente sperpero di risorse pubbliche. Le brutte esperienze di VeryBello, ItsArt, Italia.it dovrebbero far riflettere chi amministra i fondi pubblici. I programmi, quindi, dovrebbero ragionare in maniera sinergica, mettendo a sistema risorse umane, materiali, immateriali e finanziarie. Si deve evitare la creazione di due piattaforme separate che operano in parallelo, in quanto il rischio è quello di disorientare i visitatori e di duplicare i costi di gestione.

Per quanto riguarda Ad Arte, dal Ministero della Cultura fanno sapere che la prima fase progettuale prevede il rilascio di un applicativo mobile di biglietteria con una tariffazione analoga a quella già praticata dai musei aderenti al SMN. Non sarà previsto un diritto di prenotazione, né l’aggio sui biglietti per i musei privi di concessionari. La seconda fase, entro la fine del terzo trimestre 2023, prevede azioni di marketing culturale, quali sconti al bookshop o biglietti gratuiti per chi visita più volte un museo. È in stand by la progettazione di un sistema integrato di tariffazione (biglietto cumulativo/aperto), in quanto sono in corso opportune valutazioni.

Dunque, si profila la messa in opera di un progetto molto ambizioso che va ad innovare un settore rimasto fermo al 1993, anno in cui fu emanata la famosa legge Ronchey che istituiva i servizi aggiuntivi, tra cui il servizio di biglietteria. È un momento delicato in cui è vietato sbagliare, in cui la prima cosa a cui pensare è l’integrazione tra le due piattaforme Ad Arte e il suo gemello. In secondo luogo, è necessario ragionare su quattro dimensioni decisive per la riuscita dell’investimento.

Dimensione tecnologica

La progettazione della piattaforma richiede la selezione delle tecnologie da utilizzare per rendere, efficiente e funzionale l’utilizzo. (IA, Blockchain, AR, VR, Algoritmo, Metaverso, API, NFT, Cryptovalute, gaming).

Dimensione strategica

La piattaforma richiede la definizione di una strategia di utilizzo del patrimonio stesso e dell’integrazione tra musei conosciuti e poco conosciuti, pubblici e privati. Ognuno dei quali ha esigenze diverse. L’analisi strategica richiede una riflessione sia nel breve periodo, ma anche di lungo periodo riguardo sostenibilità ambientale ed economica.

Dimensione Organizzativa

L’investimento richiede la definizione delle competenze tecnologiche ed organizzative necessarie alla gestione dell’intero processo di gestione della piattaforma. Quindi sarà utile selezionare e assumere risorse umane con competenze economiche, legali, informatiche e umanistiche. Non le solite figure previste dai vetusti concorsi MiC.

Dimensione economica

Sebbene le risorse messe a disposizione dal PNRR e dal PN possano coprire i costi legati alla realizzazione della piattaforma, è necessario identificare modelli di business che siano in grado di rendere sostenibili economicamente e nel lungo periodo i costi di manutenzione e di sviluppo. La piattaforma non deve gravare sulle casse statali, bensì deve generare risorse in grado di offrire benefici all’ecosistema culturale di cui è parte.

Rispetto alla dimensione economica la piattaforma di biglietteria online assume, in genere, un modello di business definito multi-sided. Le piattaforme multi-sided favoriscono l’incontro di due o più gruppi di clienti distinti e interdipendenti e ne facilitano l’interazione. È il business tipico del ticketing online, ma anche delle carte di credito, di Spotify, di LinkedIn, delle consolle dei videogame. In questo modello di business la piattaforma è l’elemento centrale (cura, sviluppo manutenzione, costi) e i flussi di ricavi generati dalle attività sono riconducibili da una precisa segmentazione della clientela. I servizi sono differenziati in base all’utente.

Il Ministero della Cultura, per gestire in maniera efficiente e sostenibile Ad Arte dovrà conoscere in maniera approfondita i suoi clienti, visitatori, pubblici, cittadini o turisti, in qualsiasi modo li si voglia chiamare. Si dovrà procedere verso una profilazione sistematica e continuativa per capire tendenze, gusti e orientamenti. Si dovrà mettere al centro l’utente e costruire un’offerta dedicata. Una bella sfida per il futuro.

FONTI

Dietrofront, per i musei Ad Arte non sarà l’esclusivo canale di biglietteria. Il Sole 24 Ore. Marilena Pirrelli

https://www.ilsole24ore.com/art/dietrofront-i-musei-ad-arte-non-sara-l-esclusivo-canale-biglietteria-AEtSQvTD

Il ministero della Cultura si riprende la biglietteria dei musei: nasce Ad Arte. Il Sole 24 Ore. Marilena Pirrelli

https://www.ilsole24ore.com/art/ad-arte-gestira-biglietteria-musei-AEjdx0RD

Online dal 30 giugno la piattaforma di biglietteria dei musei Il Sole 24 Ore, Plus 24, 11/03/2023. Giuseppe Cosenza

SITI

Direzione generale musei

http://musei.beniculturali.it/

Segretariato Generale MiC

https://programmazionestrategica.beniculturali.it/documenti/programma-nazionale-cultura-2021-2027/

ABSTRACT

The digital service platform AD Arte aims to improve the visitor experience and enhance accessibility in public and private museums belonging to the National Museum System. According to the intentions of the Italian Ministry of Culture, the IT infrastructure will be an online ticket office usable via web and mobile phones for the approximately 400 museums without a physical ticket office and public reception services. The necessary funds are approximately 32 million euros and come from Recovery and resilience plan cultural heritage- Italy. At the same time, the Italian Ministry of Culture is planning another online ticketing platform with European funds of almost 32 million euros. Is that a two-faced Janus? Is there a risk of duplication of technological infrastructure? The article highlights this paradox and asks what the business model might be.

 

 

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Giuseppe Cosenza

Giuseppe Cosenza

Giuseppe Cosenza. È un economista della cultura con competenze in project management, in marketing culturale e in legislazione culturale. Lavora in Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, nella divisione Beni Culturali e Turismo, nell’area Investimenti Pubblici. Per diversi anni si è occupato di valutazione e finanziamento di progetti di impresa culturali e creativi promossi da Cultura Crea, la misura agevolativa del Ministero della Cultura a sostegno delle imprese culturali e creative localizzate nel Sud Italia. È stato tutor in programmi di accelerazione e accompagnamento alle imprese e agli aspiranti imprenditori della filiera turistica e culturale. Scrive per Arteconomy24 - Il Sole 24 Ore ed è Membro e Consigliere ICOM Lazio, dove si occupa del rapporto pubblico/privato nel settore culturale e del tema nell’innovazione nei musei. È membro del CdA del Parco Archeologico di Ostia Antica. Si laurea in Economia e Commercio e successivamente in Gestione e Innovazione delle Organizzazioni Culturali e Artistiche alla facoltà di Economia dell’Università di Bologna.

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