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“Durante il Covid abbiamo capito che dovevamo offrire di più al nostro pubblico perché i musei erano chiusi. Abbiamo allora concepito una piattaforma – Brera Plus – che è un’esperienza complementare alla visita in presenza. Questa complementarietà si realizza in un museo che potrebbe dichiararsi aperto 24 ore al giorno. Questo però portava con sé delle conseguenza: innanzitutto cambiare l’idea stessa del visitatore che non si limitava più a entrare fisicamente in uno spazio con il biglietto, ma diventava un ospite, un socio, un utente. Ma anche cambiare l’idea del biglietto in tessera o abbonamento e cambiare soprattutto le agenzie dei tesserati da cliente ad azionista con il diritto di ascolto, una volta l’anno, in un’assemblea dei soci. Queste tre cose hanno fatto di Brera Plus un esperimento molto interessante, una rivoluzione del mondo del museo”. Lo ha detto ad AgenziaCULT il Direttore della Pinacoteca di Brera e Biblioteca nazionale Braidense, James Bradburne, a margine dell’evento organizzato dalla Fondazione Kainòn all’Ara Pacis “Verso un museo del futuro. Sostenibilità, accessibilità e spazi: quali scenari possibili per i musei in un mondo digitale?”. Un evento dedicato ai musei e al loro futuro sul digitale grazie alle nuove tecnologie. Bradburne è intervenuto raccontando la sperimentazione cross-mediale di Brera: .BreraPlus. Vivere il museo in modo nuovo’.

L’INCONTRO

Un pomeriggio di confronto nel corso del quale i rappresentanti di alcune delle più importanti istituzioni museali nazionali, esperti e studiosi del digitale e professionisti del mondo dell’innovazione presenteranno alcune buone pratiche e si confronteranno in un appuntamento aperto al pubblico. L’evento si propone come la conclusione del percorso avviato con il progetto “VERSO un museo del futuro. Un laboratorio aperto di riflessione” promosso da Fondazione Kainòn che ad oggi ha coinvolto oltre 50 player di settore su questi focus.

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