“Come possiamo pensare di costruire delle tecnologie accessibili e quali aspetti sono legati alle competenze di mediazione digitale? Serve sicuramente una figura che riesca a far sì che queste tecnologie vengano realizzate in maniera più accessibile possibile”. Lo ha detto Anna Maria Marras, ricercatrice presso il dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino e Membro del Consiglio Direttivo e Coordinatrice della Commissione Tecnologie Digitali per i Beni Culturali – ICOM Italia, a margine dell’incontro organizzato al Maxxi di Roma dalla Fondazione Kainòn per la seconda fase del progetto “VERSO un museo del futuro. Un laboratorio aperto di riflessione”. In questo scenario in rapida evoluzione Kainòn in collaborazione con ICOM Italia ha elaborato il progetto allo scopo di avviare una riflessione partecipata sulle possibili traiettorie e trasformazioni dei musei nel digitale, con un focus particolare su immersività, spazi virtuali, metaverso e ancora multiverso. Non si tratta di una mera riflessione su come applicare le tecnologie all’interno delle istituzioni culturali, ma di ridefinire strategie ed obiettivi, adottando un pensiero che assuma il digitale come una dimensione complementare e non alternativa all’agire nei confronti di patrimoni, pubblici, comunità/territori.
L’INCONTRO DEL 1 FEBBRAIO
Il 1 febbraio al Maxxi, nel corso di un evento a porte chiuse, direttori museali, professionisti del settore culturale, consulenti legali, esperti di marketing digitale, ricercatori del digitale e rappresentanti di imprese di tecnologie applicate alla cultura si sono ritrovati per la seconda fase dell’iniziativa allo scopo di definire progettualità concrete da sostenere e avviare tra il 2023 e il 2024 per intercettare le possibili traiettorie e trasformazioni dei musei nel digitale. Con il coinvolgimento di tre facilitatori ed esperti di settore (Alessandro Bollo, Luca Dal Pozzolo e Anna Maria Marras) prosegue, quindi, il confronto al fine di alimentare una riflessione generale ma anche di individuare, con un approccio bottom up, driver utili all’avvio di possibili sperimentazioni. Tre i tavoli tematici di coprogettazione: ‘Strumenti digitali e nuovi modelli di business’, ‘Strumenti digitali per l’accessibilità’ e ‘Strumenti digitali per ricostruire mondi, luoghi e milieu’.
Marras ha poi sottolineato ad AgenziaCULT “l’aspetto, l’importanza, della coprogettazione delle tecnologie, i pubblici ai quali queste tecnologie sono rivolte. L’altra cosa che è emersa nel corso del tavolo sull’accessibilità è l’aspetto della obsolescenza delle tecnologie: quanto sia importante per i musei, gli istituti culturali, tenersi sempre aggiornati per quanto riguarda anche la produzione delle tecnologie. È sotto gli occhi di tutti come le tecnologie di intelligenza artificiale possano essere veramente fondamentali per la costruzione di una accessibilità digitale. Inoltre è emerso un altro aspetto che forse non avevamo tenuto in considerazione nei tracciati di questo tavolo, ed è l’aspetto etico sull’uso dei dati e delle tecnologie che riguardano l’accessibilità. Altro elemento è che per alcuni parametri abbiamo utilizzato uno schema che è stata la nostra traccia su cui ci siamo mossi all’interno del tavolo. Grazie a questa traccia abbiamo ragionato sugli aspetti e nel prossimo incontro cercheremo di approfondire gli aspetti che sono emersi e migliorare questo schema”.
STRUMENTI DIGITALI PER L’ACCESSIBILITÀ
Al centro del secondo tavolo tematico coordinato da Anna Maria Marras ci sono stati gli ‘Strumenti digitali per l’accessibilità’. Nel 2022 durante l’assemblea generale di ICOM International è stata approvata la nuova definizione di museo “Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”. In questa definizione l’inclusione e accessibilità rivestono un ruolo fondamentale per il museo del futuro. Il laboratorio ha rappresentato un primo incontro tra responsabili dei musei, esperti e sviluppatori di tecnologie per confrontarsi sui punti di forza e di debolezza delle tecnologie digitali, in modo particolare quelle immersive, e per riflettere su possibili modelli e schemi che riguardano la progettazione, la realizzazione, la valutazione e il monitoraggio di progetti inclusivi, accessibili e sostenibili.