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I reperti erano stati messi in vendita su un sito web. L’attività di indagine ha consentito quindi di denunciare all’autorità giudiziaria per il reato di ricettazione di beni culturali due persone, rispettivamente il venditore e l’acquirente dei beni messi in vendita sul sito e-commerce. La posizione di quest’ultimo è stata infine archiviata in quanto ritenuto acquirente in buona fede

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di L’Aquila, nel corso di attività di contrasto del commercio illecito di Beni culturali, in collaborazione con il Nucleo TPC di Torino, hanno recuperato 34 frammenti di ceramica di Castelli (TE) posti in vendita su un sito web. Le indagini, coordinate prima dalla Procura della Repubblica di T...

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