“La pandemia ha avuto un impatto disastroso sulle nostre vite, sia in ambito privato che professionale. Il settore museale sta attraversando la più grave crisi della sua storia. La situazione ha spinto Icom a rinnovarsi e ad esplorare nuove soluzioni per questa nuova realtà e per sostenere la comunità museale internazionale, l'organizzazione si è attivata come mai in passato, sviluppando risorse online, nuove partnership, webinar e linee guida, indagini sull'impatto della pandemia e aiuti finanziari per il settore”. Lo ha detto ad AgCult Alberto Garlandini, presidente di Icom. Secondo Garlandini “la strada è ancora in salita, ma per il 2021 ci proponiamo di guidare il comparto verso la ripresa, invitando i musei e le loro comunità a sviluppare e condividere nuove pratiche di (co)creazione di valore, nuovi modelli di business per le istituzioni museali e soluzioni innovative per le sfide sociali, economiche e ambientali che ci attendono. Questo sarà infatti il tema della Giornata Internazionale dei Musei 2021, intitolata ‘The Future of Museums: recover and reimagine’ (Il Futuro dei Musei: riprendersi e reinventarsi)”. “Per assicurare una piena ripresa, tuttavia, gli immensi sforzi compiuti dai professionisti museali dovranno trovare un adeguato sostegno da parte dei governi. Per questo motivo lavoriamo costantemente per assicurare che il settore sia rappresentato nei tavoli di lavoro e per rimarcare la fondamentale importanza della cultura nella ripresa post-Covid”, conclude Garlandini.
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