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La candidatura è stata lanciata negli scorsi giorni dal ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dal ministero della Cultura

Questa mattina a Parigi l’ambasciatore italiano presso l’UNESCO Liborio Stellino ha provveduto a consegnare a Tim Curtis, responsabile UNESCO per la Lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità, il dossier di candidatura della cucina italiana.

La candidatura è stata lanciata negli scorsi giorni dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dal ministero della Cultura. “La cucina italiana – si sottolinea nella proposta di candidatura – non è solo cibo o un semplice ricettario ma un insieme di pratiche sociali, abitudini e gestualità che portano a considerare la preparazione e il consumo del pasto come momento di condivisione e incontro. E’ il rito collettivo di un popolo che concepisce il cibo come elemento culturale identitario. In Italia cucinare è un modo di prendersi cura della famiglia e degli amici (quando lo si fa in casa) o degli avventori (quando lo si fa al ristorante). E’ un mosaico di tanti saperi locali, un’espressione di creatività e conoscenza che si fa tradizione e si trasmette tra generazioni. E’ anche una forma di tutela della biodiversità, basata sul non sprecare nulla, sul riutilizzo del cibo avanzato e sui prodotti stagionali dei vari territori. La cucina italiana fa parte della nostra storia ed è un patrimonio per 60 milioni di italiani che vivono nel Paese, per 80 milioni di italiani e loro discendenti che vivono al di fuori del Paese e per tanti stranieri che amano e si ispirano allo stile di vita italiano”.

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