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"Vi è il rischio che uno strumento di confronto e partecipazione così importante, quale dovrebbe essere un tavolo ministeriale, possa essere svilito sia nella forma che nella sostanza dei contenuti, con la dispersione del lavoro svolto"

“Nel corso del ciclo di audizioni in merito all’indagine conoscitiva sulle fondazioni lirico sinfoniche, la Commissione Cultura della Camera dei deputati ha svolto un’analisi sul tema di corpi di ballo che ha visto il coinvolgimento di Roberto Bolle ed Eleonora Abbagnato, dei direttori dei corpi di ballo delle FLS, dei sindacati, di Agis, Danza Error System e di altre figure rappresentative del settore; la danza, oggi, è diventata un vero e proprio fenomeno di massa, che coinvolge milioni di persone (allievi, danzatori professionisti, insegnanti, maîtres de ballet, scuole, coreografi, direttori, pubblico amante del balletto). Tuttavia, in Italia il segmento artistico della danza, rappresentato a livello nazionale ed internazionale dai corpi di ballo delle fondazioni lirico-sinfoniche, vive un momento di grande crisi a causa della drastica riduzione, quando non addirittura della cancellazione tout-court degli interi corpi”. Lo sottolinea la deputata Irene Manzi (Pd), che sul tema ha presentato un’interrogazione al ministero della Cultura. “La lenta ma inesorabile dismissione del balletto dall’organico dei teatri, con le progressive gravi ripercussioni sull’intera categoria di lavoratori professionisti, rappresenta un severo danno per l’intero sistema culturale del nostro Paese. In Italia, celebre in tutto il mondo per l’opera e per il balletto, sono attualmente attivi solo quattro corpi di ballo stabili – quelli del Teatro alla Scala, dell’Opera di Roma, del Teatro San Carlo, del Teatro Massimo di Palermo – mentre uno, quello dell’Arena di Verona, è stato l’ultimo in ordine di tempo a subire la definitiva dismissione nel 2017”.

“Il documento conclusivo dell’indagine – ricorda Manzi – è stato approvato – all’unanimità – da tutta la Commissione Cultura della Camera dei deputati e ha l’obiettivo di fare chiarezza e fornire tutte le informazioni utili affinché possa essere intrapreso un vero e reale percorso di salvaguardia e ricostituzione dei corpi di ballo italiani. A seguire, è stato istituito presso il Ministero della cultura un Tavolo permanente dello spettacolo dal vivo (ancora attivo) con le precipue funzioni di svolgere un ulteriore lavoro di approfondimento, di operare, a partire dai contenuti di quella indagine, una sintesi efficace tra i soggetti più rappresentativi del settore e di produrre una serie concreta di proposte ed indirizzi che, però, non risulta ancora siano mai state rese note; dal momento che non risulta siano previste nuove convocazioni, vi è il rischio che uno strumento di confronto e partecipazione così importante, quale dovrebbe essere un tavolo ministeriale, possa essere svilito sia nella forma che nella sostanza dei contenuti, con la dispersione del lavoro svolto”. Per queste ragioni, la deputata dem chiede “perché il resoconto di questo lungo lavoro svolto presso il Ministero della cultura non sia mai stato reso pubblico e se vi sia l’intenzione di diffondere gli esiti del confronto”.

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