Grandi lettori fino ai 9 anni, poi un calo. Sono 5,9 milioni i giovani lettori in Italia (0-14 anni) secondo la ricerca dell’Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con il Centro per il Libro e la Lettura (CEPELL) presentata a Più libri più liberi, la Fiera nazionale della Piccola e Media Editoria di Roma organizzata dall’AIE. “Per la prima volta – ha spiegato il responsabile dell’ufficio studi di AIE, Giovanni Peresson – esploriamo i consumi di prodotti editoriali nei neonati, attraverso i libri tattili, e diamo conto di una evoluzione che deve far riflettere sul potenziamento delle politiche di sostegno alla lettura, per capire su quali fasce è meglio indirizzarle e come”. Per Angelo Piero Cappello, direttore del Centro per il libro e la lettura, “Lettori non si nasce, inutile far finta che sia così. Al contrario, è compito di chi programma politiche pubbliche di incentivo alla lettura far nascere lettori: incentivando e sostenendo la lettura (ascolto) in età neonatale, prescolare e preadolescenziale, tenendo conto però che oggi i processi di lettura non restano più limitati all’ebook o al libro tattile, né tantomeno al libro illustrato: quel che sta cambiando è il concetto di libro – sempre più integrato tra diversi supporti mediali – che trascina con sé il concetto di lettura, sempre più digitale: al libro di carta, inteso al singolare, si aggiungono libri ibridi, che utilizzano simultaneamente sensorialità diverse (udito, tatto, vista), e che spingono il lettore in erba verso una cognizione del mondo sempre più simultanea e plurale”.
(segue)