
Un fondo da 132,2 milioni di euro per sostenere e rafforzare l’intera filiera dell’editoria libraria e incentivare la diffusione del libro italiano sia sul territorio nazionale che all’estero. E’ la misura portante di un disegno di legge presentato al Senato dal Pd, primo firmatario l’ex ministro della Cultura, Dario Franceschini, per “intervenire in un segmento significativo e complesso del mercato nazionale in un momento di grande trasformazione sociale e culturale” tenendo conto “dei nuovi equilibri del mercato del libro e dei cambiamenti delle abitudini di lettura e del consumo dei prodotti culturali, già in atto e resi più evidenti a seguito dell’emergenza pandemica”. A sottoscrivere il ddl anche i quattro senatori dem della commissione Cultura di Palazzo Madama: Cecilia D’Elia, Andrea Crisanti, Vincenza Rando e Francesco Verducci. Il provvedimento è indirizzato all’intero comparto: imprese editrici, librerie, distributori, imprese di servizi, traduttori di libri stranieri in lingua italiana e autori di immagini. “Ferma restando la necessità di attuare misure volte a scongiurare il rischio della scomparsa dal mercato dei canali ‘fisici’ di vendita dei libri, mediante interventi a sostegno delle librerie, anche di quelle storiche, e di una più capillare diffusione delle stesse sul territorio nazionale – sottolineano i senatori Pd -, occorre incentivare l’accelerazione dei processi di innovazione della filiera, anche al fine di consolidare la ripresa del mercato del libro, registrata già a partire dalla seconda metà del 2020”.
L’impianto generale del disegno di legge è incentrato sull’introduzione di un nuovo meccanismo di gestione delle risorse, grazie all’istituzione di un Fondo per il libro, istituito a decorrere dal 2024 nello stato di previsione del Ministero della Cultura, le cui risorse ammontano a 132,2 milioni di euro, destinato al finanziamento degli incentivi fiscali e dei contributi. Il Fondo è ripartito annualmente tra le diverse tipologie di misure di sostegno, con uno o più decreti del MiC, che determinano l’ammontare destinato a ciascuno degli incentivi fiscali e dei contributi previsti dalla legge. Le principali linee di intervento a valere sul Fondo sono relative a: misure volte a incentivare l’innovazione tecnologica dell’intera filiera, anche mediante il sostegno all’acquisto e allo sviluppo dei software per la transizione digitale dei contenuti immessi sul mercato; misure per sostenere le spese delle librerie, per il rinnovo dei locali, l’apertura di nuovi esercizi commerciali e in generale relative alla gestione dell’attività, in particolar modo rafforzando le disposizioni concernenti il tax credit librerie; valorizzazione delle librerie storiche; misure destinate alle microimprese, piccole e medie imprese editrici di libri, mediante interventi volti al sostegno dei progetti innovativi di sviluppo; misure rivolte al settore della distribuzione dei libri editi in Italia; misure di sostegno alla partecipazione, promozione e organizzazione delle fiere del libro di rilevanza nazionale e internazionale; contributi alla formazione degli operatori del settore. Previsto, inoltre, il comodato d’uso di immobili pubblici non utilizzati per finalità istituzionali nei comuni in cui si registra una limitata presenza di tali esercizi commerciali. Di seguito, nel dettaglio, gli interventi previsti dal disegno di legge.
LIBRERIE STORICHE Al fine di ribadire l’importanza di quelle librerie caratterizzate da lunga tradizione e interesse storico-artistico, il ddl specifica che nell’ambito di applicazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio, concernente le tipologie di beni culturali, rientrano anche le librerie storiche di cui alla Direttiva del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo del 29 settembre 2014.
CREDITO D’IMPOSTA PER DIGITALIZZAZIONE E INNOVAZIONE A decorrere dal 2024, alle imprese editrici di libri, alle librerie, ai distributori, ai promotori librari, nonché alle imprese di servizi, limitatamente agli investimenti tecnologici indirizzati al settore del libro, è riconosciuto un contributo, sotto forma di credito d’imposta, nella misura del 20 per cento delle spese sostenute per acquisto, gestione e sviluppo di software per i processi di produzione e vendita di libri a stampa, libri elettronici e audiolibri, per i processi dei flussi di archiviazione e di accesso a contenuti editoriali e i per i processi dei servizi di e-commerce; tecnologie innovative per la gestione dei diritti d’autore, programmi gestionali e applicazioni tecnologiche antipirateria; tecnologie innovative e innovazioni di prodotto e dei servizi offerti al cliente, inclusi i contenuti, gli strumenti e le piattaforme per la didattica, le piattaforme di monografie e riviste scientifiche, anche ad accesso aperto, i prodotti, le banche dati e i servizi per l’editoria professionale, le integrazioni tra strumenti software e i contenuti editoriali per nuove modalità di fruizione. Nel caso di microimprese, piccole e medie imprese il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 30 per cento delle spese sostenute. Per questa misura previsto un costo di 50 milioni annui.
CREDITO D’IMPOSTA SULL’ACQUISTO DELLA CARTA A decorrere dal 2024, alle imprese editrici di libri è riconosciuto un contributo, sotto forma di credito d’imposta, nella misura del 20 per cento delle spese sostenute per l’acquisto di carta, effettuato direttamente o per il tramite di imprese tipografiche, utilizzata per la stampa dei libri. La percentuale del credito di imposta di cui al primo periodo è elevata al 40 per cento per l’acquisto di carta con origine forestale ecologicamente sostenibile. Per questa misura previsto un costo di 24 milioni annui.
ALTRI CREDITI D’IMPOSTA A decorrere dal 2024, è riconosciuto un contributo, sotto forma di credito d’imposta nella misura del 20 per cento: alle imprese editrici di libri, per le spese relative a operazioni necessarie per rendere accessibili alle persone con disabilità libri elettronici dalla struttura complessa, quali quelle relative ai testi alternativi di immagini e grafici, alle formattazioni speciali di elementi complessi, alla produzione di metadati e informazioni sull’accessibilità dei singoli titoli e alle relative certificazioni; alle imprese editrici di libri e alle librerie, per le spese relative a abbonamenti per l’accesso a banche dati online per l’acquisizione di dati bibliografici e commerciali e la consultazione del catalogo dei libri in commercio; alle microimprese, piccole e medie imprese editrici di libri e ai distributori specializzati nella distribuzione di libri, per le spese relative a spedizioni all’estero di libri editi in Italia e alle librerie per le spese relative a spedizioni nel territorio nazionale e all’estero di libri editi in Italia. Per questa misura previsto un costo di 9,5 milioni annui.
TAX CREDIT LIBRERIE A decorrere dal 2024, agli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati con codice Ateco principale 47.61 o 47.79.1, anche titolari di più esercizi commerciali per ciascun punto vendita, è riconosciuto, un contributo, sotto forma di credito d’imposta, parametrato agli importi pagati a titolo di IMU e TARI con riferimento ai locali dove si svolge la medesima attività di vendita di libri al dettaglio, nonché alle eventuali spese di locazione, anche tenuto conto dell’assenza di librerie nel territorio comunale. Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura massima del 20 per cento agli esercenti di librerie che non risultano ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite e del 10 per cento agli altri esercenti. Per questa misura previsto un costo di 20 milioni annui.
CONTRIBUTI PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELLA FILIERA Il Ministero della Cultura concede 21,7 milioni di euro annui di contributi a valere sul Fondo per il libro per lo sviluppo delle imprese editrici di libri, delle librerie e degli operatori del settore. I contributi sono così ripartiti: 2 milioni per il sostegno delle imprese editrici di libri di nuova costituzione non partecipate da altre imprese per più del 30 per cento del capitale sociale, e delle start-up editoriali innovative nel settore; 6 milioni per il sostegno delle librerie, anche titolari di più esercizi commerciali in riferimento a ciascun punto vendita, per il rinnovo dei locali, l’apertura di esercizi specializzati, nonché la gestione delle scorte di magazzino; 5 milioni per il sostegno delle microimprese, piccole e medie imprese editrici di libri, per progetti innovativi di sviluppo, nell’ambito della produzione, commercializzazione, promozione presso il pubblico e gestione magazzino; 1 milione per il sostegno di iniziative di rilevanza nazionale, con particolare riferimento a quelle realizzate in partenariato pubblico-privato, per migliorare la gestione dei metadati bibliografici, dei dati relativi alla produzione, al commercio e alla lettura di libri e dei relativi servizi agli utenti professionali e finali; 2 milioni per la promozione e l’organizzazione di fiere del libro di rilevanza nazionale e internazionale, incluse forme di coordinamento tra le fiere del libro italiane; 500 mila euro per la partecipazione degli operatori del settore alle fiere del libro e alle altre manifestazioni nazionali e internazionali dedicate prioritariamente al libro; 5 milioni per la formazione degli operatori del settore; 200 mila euro per la realizzazione di campagne promozionali, finalizzate alla valorizzazione dell’editoria libraria, delle librerie e delle biblioteche, nonché alla propensione alla lettura.
CONTRIBUTI PER TRADUTTORI E AUTORI DI IMMAGINI Il Ministero della Cultura, a valere sul Fondo per il libro, concede 4 milioni di euro annui di contributi alle imprese editrici di libri, ai traduttori, ai titolari del diritto d’autore e agli agenti letterari, per il sostegno alle traduzioni di qualità. I contributi sono destinati a: sostenere le imprese editrici di libri, i titolari del diritto d’autore e gli agenti letterari per le attività di traduzione e cessione di diritti di traduzione di libri italiani in lingua straniera ai fini della pubblicazione; sostenere i traduttori per le attività di traduzione di qualità di libri stranieri in lingua italiana, per i progetti di traduzione di opere di elevato valore culturale, nonché per l’acquisizione di beni strumentali materiali e immateriali dedicati allo svolgimento della professione; finanziare la partecipazione a programmi di formazione e di ricerca nonché attività di aggiornamento, anche all’estero, per i traduttori editoriali professionali e esordienti; sostenere le traduzioni e l’acquisizione dei diritti di traduzione o dei diritti d’autore, anche mediante contratto di edizione, per le coedizioni internazionali. Il MiC concede 3 milioni di euro annui di contributi agli autori di immagini destinati a: iscrizione a scuole di formazione; realizzazione di progetti di elevato valore culturale senza la partecipazione di gruppi editoriali; acquisizione di beni materiali e immateriali dedicati allo svolgimento della professione.
COMODATO D’USO PER LIBRERIE Il ddl prevede un comodato d’uso destinato all’apertura di librerie nei Comuni nei quali si registra la carenza di esercizi. Nel dettaglio, si prevede che le amministrazioni possono concedere ai fini dell’apertura di nuove librerie, beni immobili pubblici non utilizzabili per finalità istituzionali, nei Comuni nei quali si registra un numero di librerie inferiore a una ogni 7.000 abitanti. A fronte della eventuale concessione, le amministrazioni percepiranno un corrispettivo simbolico non superiore a 150 euro mensili con oneri di manutenzione ordinaria a carico del comodatario.