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L’esposizione è corredata da un approfondimento su “Paolo Orsi a Messina negli anni della Ricostruzione”, realizzato sulla base delle pubblicazioni dello studioso e arricchito da fotografie inedite provenienti dalla Soprintendenza di Siracusa e dell’Archivio digitale della Fondazione museo civico di Rovereto e da una breve rassegna in power point di riproduzioni fotografiche dell’Archivio Storico della Soprintendenza di Messina.

In particolare si segnala la storia dell’Ufficio Monumenti di Messina che dipendeva dalla Regia Soprintendenza ai Monumenti di Palermo e aveva inizialmente sede in un padiglione baraccato nei pressi del Duomo; nel 1917 venne trasferito in alcuni locali in via Natoli, attrezzati per lo sviluppo dei progetti con una sala da disegno.

L’Ufficio raccolse un'interessante documentazione grafica e fotografica; durante i recuperi, quest’ultima fu richiesta con urgenza alla Soprintendenza di Palermo per il riconoscimento dei frammenti e in parte venne prodotta localmente avvalendosi di una camera oscura allestita in uno dei depositi nei pressi del Duomo. Si conservano inoltre scatti di autori fra i più sensibili nella storia della fotografia come Anderson, Brogi e Sommer, impegnati dopo il sisma a riprendere i resti monumentali della città.

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