
Pubblicato il decreto del Ministro della Cultura recante l’atto di indirizzo per la promozione culturale nazionale e internazionale dei giovani autori. La Manovra 2016 ha stabilito che una quota dei compensi incassati dalla Siae per la copia privata sia destinata alla promozione culturale nazionale internazionale. In particolare ha stabilito che “al fine di favorire la creatività dei giovani autori, il 10 per cento di tutti i compensi” è destinato dalla Siae “sulla base di apposito atto di indirizzo annuale del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, ad attività di promozione culturale nazionale e internazionale”.
L’Atto di indirizzo individua quindi, per l’annualità 2022, le priorità culturali e le tipologie di progetti, che la Siae dovrà finanziare per favorire la creatività dei giovani autori, dei giovani artisti, interpreti ed esecutori fino ai 35 anni di età residenti sul territorio nazionale, “al fine di rendere le nuove generazioni attori principali nella promozione della cultura italiana contemporanea, anche con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo del confronto e del dialogo interculturale”.
Settori beneficiari e criteri di selezione dei progetti
Il 10 per cento di tutti i compensi incassati è destinato dalla Siae a progetti ispirati, tra gli altri, a criteri di equilibrio, tanto nella distribuzione delle risorse sul territorio nazionale, quanto nella scelta dei settori disciplinari beneficiari del contributo, alla massima trasparenza delle procedure e al rispetto della parità di genere. Sono privilegiati i progetti che abbiano come obiettivo: l’ampliamento della offerta e della domanda culturale, attraverso azioni volte al superamento del cultural divide; la specializzazione delle professionalità artistiche, anche attraverso il sostegno alla creazione, composizione, edizione, diffusione, esecuzione e promozione di nuove opere di giovani autori; l’internazionalizzazione, attraverso il sostegno alla diffusione di opere di giovani autori nel mercato internazionale; il dialogo interculturale, attraverso iniziative che favoriscano un processo di scambio di vedute aperto e rispettoso fra persone e gruppi di origini e tradizioni etniche, culturali, religiose e linguistiche diverse, in uno spirito di comprensione e di rispetto reciproci; il coinvolgimento di più istituzioni o che siano realizzati sulla base di accordi di partenariato tra più soggetti proponenti.
I settori beneficiari sono i seguenti: a) Arti visive, performative e multimediali; b) Cinema; c) Danza; d) Libro e Lettura e) Musica; f) Teatro.
Le risorse sono assegnate dalla Siae entro il 31 dicembre del 2022, a seguito di procedura ad evidenza pubblica, con l’istituzione di una commissione indipendente formata da esperti di chiara fama nei settori beneficiari, secondo le quote sotto indicate e per le seguenti destinazioni: a) 25% per il sostegno, la creazione, la produzione, l’edizione e la fissazione di opere prime nei settori Arti visive, performative e multimediali; Cinema; Danza; Libro e Lettura, Musica; Teatro; b) 20% per la creazione di residenze artistiche, anche in collaborazione con Istituzioni culturali e università, accademie, conservatori, enti specializzati, anche mediante l’attivazione di borse di studio o tirocini; c) il 35% per la formazione e la promozione culturale, promossa da scuole primarie e secondarie, anche in collaborazione con le associazioni di settore e con scuole di musica, arte, danza, scrittura. Una quota pari al 20% delle risorse di cui alla presente lettera dovrà essere finalizzata a progetti di promozione culturale indirizzati a scuole primarie e secondarie situate nelle periferie urbane; d) il 20% all’esecuzione pubblica dei repertori originali da parte di giovani in contesti live nazionali e internazionali, nonché alla promozione e distribuzione internazionale dei giovani autori, artisti, interpreti ed esecutori, anche mediante la traduzione delle opere nazionali di giovani autori in altre lingue, in ambito sia europeo che extra europeo. Tale attività potrà essere svolta anche attraverso specifici protocolli bilaterali e privilegiando le buone pratiche.