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Il documento affronta una serie di temi complessi, dalla valorizzazione e promozione del patrimonio artistico alla contrattualistica, dal necessario riconoscimento alle artiste, agli artisti e alle professionalità del mondo dell’arte ai prestiti di opere d’arte e alla organizzazione di mostre; approfondisce temi sociali come uguaglianza, non discriminazione e valore della persona, accessibilità e sviluppo sostenibile, accanto naturalmente a questioni tecniche come principi di legalità, correttezza e trasparenza

Dopo due anni di pandemia ed emergenza sanitaria, alla luce delle profonde trasformazioni subite nella gestione e fruizione culturale, che hanno profondamente segnato le istituzioni museali, nel corso del 2022 AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, ha sentito la necessità di pensare e redigere un nuovo codice etico di autoregolamentazione per la gestione delle pratiche museali. Nato dopo un’analisi della situazione attuale, come aggiornamento e ripensamento del Vademecum realizzato nel 2016, e dopo un monitoraggio sullo stato delle pratiche museali e degli standard esistenti tra i suoi membri, il nuovo codice ha, come il precedente, l’obiettivo di fornire ai Musei associati delle linee guida utili nella gestione quotidiana delle pratiche museali.

Il documento affronta una serie di temi complessi, dalla valorizzazione e promozione del patrimonio artistico alla contrattualistica, dal necessario riconoscimento alle artiste, agli artisti e alle professionalità del mondo dell’arte ai prestiti di opere d’arte e alla organizzazione di mostre; approfondisce temi sociali come uguaglianza, non discriminazione e valore della persona, accessibilità e sviluppo sostenibile, accanto naturalmente a questioni tecniche come principi di legalità, correttezza e trasparenza. Lo scopo del nuovo codice etico di autoregolamentazione di AMACI è quello di implementare qualità e congruità delle attività stesse, sia all’interno delle istituzioni che verso l’esterno, perché si svolgano seguendo buone pratiche individuate comunemente nel settore, nel rispetto di normative e regolamentazioni esistenti.

Queste linee guida, sottoscritte da tutti i musei AMACI, rappresentano dunque non soltanto uno strumento di autoregolazione utile alla condivisione di principi, valori e posizioni comuni, ma anche un richiamo alle regolamentazioni nazionali e internazionali in materia di educazione, patrimonio, persone, lavoro e ambiente. Con questo documento, che è lungi dall’essere esaustivo, AMACI vuole evidenziare modelli di buone pratiche relative alla governance museale e alle politiche di gestione tese allo sviluppo e diffusione dell’arte contemporanea sviluppate dai policy maker, amministrazioni pubbliche, organismi nazionali e sovranazionali. Il lavoro dell’associazione prosegue parallelamente, continuando a delineare, informare, responsabilizzare il pubblico di riferimento e l’opinione pubblica, attraverso tavoli di lavoro e giornate di studio, coinvolgendo la professionalità dei Musei associati, e anche realizzando attività di sensibilizzazione sui temi del contemporaneo, per meglio comunicare le esigenze specifiche del settore e delle professionalità coinvolte.

LE LINEE GUIDA

Valorizzazione e promozione del patrimonio artistico

AMACI riunisce Musei d’arte contemporanea italiani che, tra le loro finalità, promuovono e organizzano attività, iniziative, manifestazioni, convegni ed eventi che favoriscono la conservazione, la diffusione e la valorizzazione del loro patrimonio artistico oltre a incentivare la produzione di cultura a fini di conoscenza, educazione e fruizione pubblica. I Musei associati operano a scopo non commerciale, nel rispetto della tutela del diritto d’autore e degli altri diritti connessi al suo esercizio.

Contrattualistica

Coerentemente con gli obiettivi espressi nel presente documento, e nel rispetto delle indicazioni e delle linee guida del Parlamento europeo nello Statuto sociale degli artisti del 2007, AMACI ritiene utile e opportuna l’adozione di strumenti contrattuali per i Musei associati, affinché tutti rispettino i medesimi standard in linea con la loro rispettiva natura giuridica, con i regolamenti interni e con i differenti modelli organizzativi. A tal fine l’Associazione promuove, anche nel rispetto dei PACTA del 2017, schemi contrattuali adeguati a specifiche necessità negoziali (a mero titolo di esempio: comodato, assicurazione di opere d’arte, trasporti, produzione di opere, prestiti, contratti di edizione e incarichi da conferire a curatrici e curatori, a mediatrici e mediatori culturali, alle e agli assistenti in occasione dell’organizzazione e dell’allestimento di mostre, eventi o rassegne).

Riconoscimento alle artiste, agli artisti e alle professionalità del mondo dell’arte

È doveroso e opportuno che le attività museali – e le professioni a esse connesse, incluse le artiste e gli artisti – vengano retribuite equamente. AMACI si batte per la massima trasparenza, eticità e la corretta retribuzione. In aderenza alla sua missione, così come ai suoi fini di tutela e promozione dell’arte contemporanea, l’Associazione considera il lavoro in ogni sua declinazione meritevole di garanzie, attenzione e sostegno in armonia ai valori espressi dalla nostra Carta Costituzionale (artt. 1 e 3 Cost.). AMACI ritiene fondamentale considerare e potenziare gli elementi di carattere sociale ed economico che consentono a queste figure di poter operare e conseguire gli scopi della loro ricerca corrispondendo un adeguato riconoscimento alla loro professionalità e un’adeguata retribuzione. A questo scopo, AMACI si impegna affinché i Musei associati prevedano e garantiscano forme di rimborso, pagamento, sostegno (anche tramite programmi di residenza e soggiorni) per la produzione delle opere.

Prestiti d’opere d’arte e mostre

AMACI si impegna a tutelare la missione e il ruolo del Museo quale istituzione preposta e deputata alla valorizzazione dell’arte e alla sua diffusione presso la società nel suo insieme. A tale riguardo l’Associazione ritiene opportuno rispondere alle esigenze di organizzazione e gestione tramite buone pratiche condivise nella comunità degli associati favorendo i prestiti tra Musei AMACI e promuovendo prestiti tra istituzioni esterne alla rete, a fronte di progetti di rilievo scientifico. Nel caso di progetti che richiedano un particolare impegno di gestione da parte del Museo prestatore, l’Associazione ammette la concessione di prestiti a istituzioni esterne o private a fronte di una fee a un prezzo calmierato per non gravare con eccessivi costi i bilanci museali. Quest’ultima risulta utile a innestare nel sistema un circuito virtuoso e prolifico, al fine superiore della collaborazione e sinergia tra gli stessi Musei associati e non solo.

Quanto all’iter di approvazione delle richieste di prestito a istituzioni interne ed esterne alla rete dei Musei associati, AMACI raccomanda in ogni caso il coinvolgimento delle artiste e degli artisti come degli Archivi o delle Fondazioni di riferimento.

Uguaglianza, non discriminazione e valore della persona

AMACI combatte disuguaglianze, stereotipi, pregiudizi e discriminazioni di ogni genere nel trattamento degli individui, nella programmazione artistica ed educativa, nei servizi o nell’impiego, garantendo un ambiente accogliente nei confronti di artiste/i, professioniste/i, volontarie/i e visitatrici/ori, affermando i diritti all’uguaglianza, all’accesso alla cultura e rifiutando ogni discriminazione.

Il valore della persona umana deve essere tutelato preservandone l’integrità fisica e morale e favorendone un continuo accrescimento delle competenze culturali e professionali. Nella gestione del personale, l’Associazione promuove l’adozione di criteri di merito, di riconoscimento e valorizzazione delle capacità, competenze e potenzialità di ciascun individuo, garantendo a tutti pari opportunità e impegnandosi a che l’autorità sia esercitata con equità e correttezza, senza forma alcuna di abuso.

AMACI segue e accoglie altresì le raccomandazioni di ICOM, anche con riferimento al tema delle Professioni museali, laddove l’organismo internazionale, nella Raccomandazione emanata il 15/06/2021, invita a che: “lo Stato riconosca le professioni museali in tutte le loro articolazioni e si raccordi con le associazioni di categoria per una contrattazione collettiva al fine di definire in tempi brevi le retribuzioni minime”. In ossequio a questa raccomandazione avente valenza non solo sociale ma anche costituzionale AMACI si impegna, con gli organi di settore e con le Istituzioni di riferimento, a promuovere il dialogo e la migliore collaborazione per la corretta considerazione e valorizzazione delle professioni legate al mondo museale e dell’arte. AMACI considera obiettivo fondamentale favorire la valorizzazione del lavoro di tutte le operatrici e gli operatori del sistema dell’arte in ambito museale, in ogni sua declinazione, configurazione e contributo che viene apportato alla società civile, anche in una auspicabile azione congiunta con il Ministero della Cultura.

Accessibilità

AMACI considera i Musei quali luoghi di affermazione dei diritti culturali idonei a garantire l’accesso al patrimonio, al suo godimento e alla partecipazione della vita culturale. L’Associazione incoraggia il superamento e la rimozione delle barriere di diversa natura tramite la conoscenza delle esigenze dei diversi pubblici, l’organizzazione dell’accoglienza e degli spazi o l’adozione di strumenti compensativi dell’accessibilità diretta laddove ciò non risulta possibile, la formazione e l’aggiornamento del personale, la disponibilità di una comunicazione inclusiva, la progettazione universale, l’uso di meccanismi di monitoraggio, la consultazione e il coinvolgimento diretto di persone con disabilità o di associazioni rappresentative dei loro interessi. AMACI promuove una piena fruibilità dei contenuti e delle attività museali per il pubblico oltre alla soddisfazione dei suoi bisogni in relazione all’età, a una situazione temporanea o permanente di disabilità motoria, cognitiva o psicosensoriale.

Sviluppo sostenibile

AMACI condivide il programma di azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritta dai governi dei 193 paesi membri delle Nazioni Unite e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 2015 e si impegna a rispettare gli obiettivi delineati dall’Agenda 2030. AMACI riconosce i Musei associati quali luoghi di ricerca, sperimentazione, dibattito pubblico e incontro comunitario; al tempo stesso li identifica quali enti capaci di promuovere una rinnovata consapevolezza e una più diffusa sensibilità ambientale, sociale ed economica attraverso i linguaggi dell’arte e nuovi modelli operativi, espositivi e di fruizione orientati allo sviluppo sostenibile, all’interno di una vasta programmazione volta a ridurre anche l’impatto dei consumi e delle emissioni.

Principi di legalità, correttezza e trasparenza

AMACI promuove e condivide principi di legalità, correttezza e trasparenza nella costante e generalizzata osservanza del principio della legge e dell’ordinamento giuridico e regolamentare.

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