
“È da un po’ che aspettiamo di presentare queste lastre, perché volevamo farlo in un’occasione particolare. Sono le Giornate dell’Archeologia e queste lastre meritano un posto da protagoniste”. Lo ha detto ad Agenzia CULT Margherita Eichberg, soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, a margine della presentazione, presso la Sala Conferenze della sede di Palazzo Patrizi-Clementi, a Roma, del recupero effettuato dalla Guardia di Finanza di un gruppo di quattro lastre etrusche dipinte. Le lastre sono state sequestrate a Cerveteri nel corso di un’operazione di contrasto al commercio clandestino di materiale archeologico. “Ovviamente si tratta di scoperte importanti che ci permettono di gettare sempre nuova luce su questa forma di espressione artistica che ha avuto vita breve, ma che dal punto di vista geografico e dal punto di vista tipologico è importantissima”, ha aggiunto la soprintendente.
Le analisi tecnico-scientifiche e gli interventi di conservazione hanno provato che si tratta di opere originali etrusche da datare negli ultimi decenni del VI secolo a.C. “È davvero un onore partecipare a questo evento, non solo come padroni di casa, ma come co-protagonisti. È una celebrazione che la Guardia di Finanza vuole fare di questo straordinario recupero, che naturalmente ci rende particolarmente fieri non solo di detenerle e di continuare a detenerle in futuro. Ma anche di dare, attraverso gli studi che con questo recupero hanno preso vita, l’importante contributo allo studio di questa forma artistica”, ha continuato la sovrintendente.
Durante l’incontro sono intervenuti anche il tenente colonnello Alberto Franceschin, il funzionario archeologo Rossella Zaccagnini, Antonio Giglio, al quale la Soprintendenza ha affidato l’intervento di conservazione e Daniele Maras, uno degli archeologi del team di ricerca. Probabilmente l’interesse per questo genere di oggetti da parte del mercato illecito d’arte era stato sollevato dal recente rimpatrio di una ricca serie di lastre fittili dipinte dello stesso tipo in seguito a sequestri, rogatorie internazionali e operazioni di diplomazia culturale. Le lastre troveranno la loro definitiva collocazione, accanto a tutte le altre terrecotte ceretane dello stesso tipo, nell’esposizione permanente del nuovo Antiquarium di Pyrgi, che la Soprintendenza sta allestendo negli spazi forniti dalla Regione Lazio all’interno del Castello di Santa Severa (Santa Marinella). “Vogliamo fare conoscere tutti gli studi che stiamo conducendo sulle lastre, ma anche farle vedere nel loro contesto quindi intendiamo esporle nel Castello di Santa Severa che avrà un museo etrusco, dedicato alle nostre opere”, conclude Margherita Eichberg.