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"Sono contraria al numero chiuso per i turisti, la soluzione è diversificare le offerte e destagionalizzare. Al via campagna promozionale per l'Emilia Romagna, non possiamo permetterci di avere disdette"

“Lavorare nel turismo costa sacrificio, significa lavorare nei giorni festivi e con turni notturni. Vorrei dare un segnale: spero di riuscire a mettere in atto a brevissimo una misura, ne ho già parlato con i ministri Calderone e Giorgetti. Non si tratta di una misura strutturale perché dobbiamo capire se funziona, però già da questa stagione vorrei che chi lavora la domenica, i festivi, i notturni, raddoppi il suo salario. E stiamo cercando di lavorare sulla decontribuzione. Spero di riuscire a dire la prossima settimana che riusciamo a fare questo”. Lo ha annunciato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, intervenuta al Festival dell’Economia, in corso a Trento. Santanchè si è soffermata sulla situazione in Emilia Romagna dopo l’alluvione dei giorni scorsi: “Il governo ha fatto un’azione immediata con 2 miliardi in Consiglio dei ministri per l’emergenza. Faremo altro quando avremo tutti i dati della ricostruzione”. Nel frattempo, “non deve passare l’immagine che l’Emilia Romagna sia sotto l’acqua e il fango: non possiamo permetterci di avere disdette. Domani sarò a Rimini assieme a Bonaccini perché come Ministero ed Enit lanceremo una campagna di promozione turistica nei mercati di riferimento quali Germania, Austria, Svizzera. Dobbiamo far capire che l’Emilia Romagna è pronta e dobbiamo dare un messaggio positivo, non ci possiamo permettere anche una tragedia economica”.

Il Governo, ha sottolineato ancora Santanchè, “ha messo al centro il turismo, vogliamo farlo diventare la prima industria della Nazione. Sono contraria al numero chiuso di turisti, non mi piace come concetto. La soluzione è diversificare le offerte turistiche e destagionalizzare. Il Paese offre tante possibilità, dobbiamo lavorare su questo perché possiamo avere turisti dodici mesi l’anno”. Il ministro è infine tornato sulla campagna promozionale “Open to Meraviglia”. “Ha funzionato talmente bene che l’Emilia Romagna comincia il suo spot con questa campagna – le parole di Santanchè -. Ringrazio chi ha parlato male della campagna perché l’ha fatta diventare un grande successo con ‘solo’ 300 milioni di visualizzazioni. Abbiamo usato la Venere di Botticelli perché è la più rappresentativa e iconica e siamo abituati alle critiche e al massacro. Io sono orgogliosa e continueremo con questa campagna, la Venere sarà anche in 3D, la vedrete ovunque nel mondo”.

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