
Giuseppe C. Soriero, architetto, è il nuovo presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Lo ha nominato, all’interno della terna proposta dal Consiglio Accademico, il ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica, prof. Maria Cristina Messa. L’architetto Soriero succede alla dott. Alberta Campitelli, chiamata a impegno istituzionale nel Comune di Roma I° Municipio, e resterà in carica per un triennio. Già parlamentare e sottosegretario di Stato, docente universitario e componente il CdA SVIMEZ, l’architetto Soriero ha maturato una notevole esperienza nel campo dell’Alta Formazione Artistica, avendo ricoperto negli ultimi anni prestigiosi incarichi tra cui la Presidenza dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e la Presidenza della Conferenza nazionale dei Presidenti delle Accademie Italiane, ruolo in cui si è distinto per la capacità di portare a sintesi questioni complesse.
La direttrice dell’ABA di Roma, prof. Cecilia Casorati ha espresso vivo apprezzamento per questa nomina e ha dichiarato che “il nuovo presidente Soriero saprà assicurare, con la sua esperienza e le sue competenze, un ulteriore impulso alle attività dell’Accademia più antica d’Italia, nonché una forte interlocuzione con le Istituzioni nazionali, regionali e locali”. Il neo Presidente, da parte sua, ha rivolto un ringraziamento innanzi tutto al Ministro Messa, per la sua attenzione verso le istituzioni AFAM, alla direttrice Casorati e al Consiglio Accademico, per un riconoscimento – ha detto – che lo carica di forti responsabilità e di nuove sfide culturali e sociali, in un momento di ipertransizione che necessita di competenze trasversali.
Soriero dopo aver salutato cordialmente la dott. Campitelli, nell’aprire il Consiglio di Amministrazione, ha rivolto la sua attenzione agli studenti, a tutti i docenti e a tutti i dipendenti e collaboratori dell’ABA di Roma, che ha definito “una formidabile squadra, nonché un “presidio di eccellenza” esemplare nel campo dell’Alta Formazione Artistica nel nostro Paese, ancor più in questa fase storica che affida la ripresa nazionale anche e soprattutto all’arte e alla cultura”, come sottolineato anche dal Presidente Mattarella nel suo discorso d’insediamento.