È arrivato il momento di guardare alla collaborazione pubblico-privato “con la serenità e la tranquillità di chi pensa che quando ci sono valutazioni da fare non è detto che il bagaglio ideologico che ognuno ha ti debba schiacciare”. Lo ha detto il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, intervenendo a Palazzo Barberini alla presentazione dei risultati del progetto “WeAct”, l’iniziativa promossa da Fondazione Civita volta alla valorizzazione delle Gallerie Nazionali di Arte Antica. Un momento per raccontare il successo di un nuovo modello pubblico-privato che ha visto collaborare insieme 12 partner e le Gallerie Nazionali per l’innovazione e la valorizzazione del museo.
“Il privato nel mondo dei beni culturali – spiega il titolare del Collegio Romano – ha tranquillamente un suo ruolo, perché riesce a fare delle cose che il pubblico non riesce a fare: ha una velocità che è meglio che il pubblico non abbia, così come una propensione al rischio che è meglio che il pubblico non abbia e ha una flessibilità che è meglio che il pubblico non abbia. Ecco perché non vedo problemi in una collaborazione, basta trovare delle formule opportune dove ci sia una ragione di essere e delle motivazioni per portare avanti i progetti: penso che alla fine questo possa portare a un qualcosa che ha un valore”.