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L’Unione europea scenda in campo per la salvaguardia del patrimonio culturale mondiale, a rischio terrorismo e calamità naturali. Questo l’auspicio del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, intervenuto alla prima giornata di lavori della conferenza internazionale Documentig our Heritage at Risk, organizzata dall’Associazione Incontro di Civiltà e da ICCROM – Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali, con il patrocinio di UNESCO e con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.”Mi fa molto piacere questa iniziativa, penso che come spesso capita fatti traumatici possono far scattare reazioni positive. La violenza tremenda usata come propaganda dal terrorismo ha dato una scossa alla comunità internazionale e l’Italia in questo ha esercitato un ruolo importante di stimolo e guida. Si sono ottenuti una serie di risultati positivi su iniziativa italiana come il documento conclusivo del G7 della cultura a Firenze. Penso che su questa base si debba fare ora un salto di qualità, sia sulla documentazione del patrimonio a rischio sia sul fronte dell’Ue: un’accelerazione su questo terreno aiuterebbe infatti anche il tema della difesa europea. Tutti speriamo che il fenomeno terrorista vada esaurendosi il prima possibile, ma le calamità naturali non finiranno. Calamità che vengono però affrontate in termini episodici, allora perché non avere una task force europea, uno strumento predefinito di pronto intervento per affrontare immediatamente una calamità naturale? Su questo tema credo che l’Italia voglia e debba mantenere un ruolo di leadership, porremo la questiopne nel corso del prossimo consiglio europeo della Cultura (che si terrà il 22-23 maggio, ndr)”.

Appello di Roma – Ducumentation for Heritage at Risk

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