“Terminate le procedure concorsuali, approvata la graduatoria finale di merito, registrato dalla Corte dei Conti il decreto con l’autorizzazione a procedere alle assunzioni: 25 nuovi funzionari bibliotecari messi a bando con il concorso per 500 professionisti per la cultura e ulteriori 29 idonei, per un totale di 54 persone, entreranno a far parte dell’organico del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, portando energie nuove all’amministrazione delle biblioteche statali. Una risposta concreta alle necessità di questi preziosi istituti che alimentano il sapere e la conoscenza di cittadini e studiosi”. Lo ha detto il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, annunciando la firma del provvedimento con le sedi di assegnazione che i candidati vincitori e idonei dovranno scegliere.
Gli istituti coinvolti
Questi gli istituti coinvolti: le Gallerie Estensi di Modena, il Complesso Monumentale della Pilotta di Parma, la Biblioteca Statale “Stelio Crise” di Trieste, la Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche, l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, la Biblioteca Vallicelliana, la Biblioteca Casanatense, la Biblioteca Angelica, la Biblioteca Universitaria Alessandrina, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia, la Biblioteca Statale di Cremona, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria e delle Marche, la Biblioteca Statale di Macerata, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Molise, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta, la Biblioteca Nazionale di Torino, la Biblioteca Universitaria di Cagliari, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, la Biblioteca Universitaria di Pisa, la Biblioteca Marucelliana di Firenze, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Veneto e del Trentino Alto Adige, la Biblioteca Marciana di Venezia, la Biblioteca Universitaria di Padova.
L’annuncio durante il Question time
“Colgo l’occasione, Presidente, e chiedo scusa per i secondi rubati, per dire che, proprio in questi giorni, sono state completate le procedure di concorso, e quindi verranno assunti 54 funzionari bibliotecari nelle biblioteche statali del Paese”, aveva anticipato il ministro Franceschini rispondendo a Stefano Fassina durante il Question Time alla Camera. L’interrogazione riguardava le iniziative finalizzate a tutelare il personale volontario che presta servizio presso le biblioteche statali, con particolare riguardo ai lavoratori dell’associazione Avaca operanti presso la Biblioteca nazionale di Roma dopo la rescissione della convenzione tra la Biblioteca nazionale centrale e l’associazione Avaca, che per anni ha fornito volontari per servizi essenziali: “Ventidue persone attraverso un sms hanno perso il lavoro; sì, lavoro, perché quelli che vengono chiamati ipocritamente volontari sono in realtà lavoratori, ‘scontrinisti’ si sono definiti, perché ricevono 400 euro al mese dopo aver presentato degli scontrini. È stata una sostanziale ritorsione per il disvelamento che hanno fatto della loro realtà”.
Gli “scontrinisti” della Biblioteca nazionale di Roma
Il ministro dopo aver ricordato la legge Ronchey, e l’articolo 112 del codice dei beni culturali che prevede la possibilità per il Mibact di stipulare con associazioni di volontariato aventi finalità culturali delle convenzioni per l’utilizzo di volontari a supporto del personale dell’amministrazione a “titolo gratuito” ha sottolineato come “né a loro né all’associazione è dovuto alcun compenso da parte, in questo caso, della biblioteca, fatti salvi i casi di rimborsi spese di cui all’articolo 4 della legge quadro. In base all’articolo 5, sempre la biblioteca rimborsa in modo forfettario all’associazione le spese sostenute per l’attività e il funzionamento, comprese quelle di copertura assicurativa e il resto”.
Sulla base di queste norme, ha aggiunto il ministro, “da parecchio tempo la Biblioteca nazionale centrale di Roma ha stipulato una convenzione con l’Associazione volontari attività culturali e ambientali, Avaca, con 22 volontari che ricevono dall’associazione stessa, e non dalla biblioteca, il rimborso spese per l’attività svolta. La norma è molto chiara, la norma dice che la qualità di volontari è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato e autonomo e con ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale con l’organizzazione di cui fa parte”.
In effetti, dice l’amministrazione che alcuni ricorsi fatti negli anni passati sono sempre stati respinti. “Comunque – ha precisato Franceschini -, ringrazio l’onorevole Fassina e ringrazio gli altri atti di sindacato ispettivo che sono stati fatti, ringrazio la stampa che se n’è occupata, ringrazio la Camusso, che mi ha scritto tempo fa una lettera su questo tema, perché questo ha fatto emergere la necessità di portare trasparenza in questa procedura”.
Franceschini ha chiarito che se sono coinvolte “associazioni di volontariato e volontari, devono restare associazioni di volontariato e volontari, non possono diventare forme sostitutive di rapporto di pubblico impiego, perché la legge dice questo. Per queste ragioni, il segretariato generale, in data 19 maggio, dopo che sono uscite le notizie sulla stampa, ha disposto un’ispezione, e il 22 maggio il direttore della Biblioteca nazionale centrale, in attesa della fine dell’ispezione, ha sospeso ogni rapporto con l’associazione di volontariato Avaca nelle more dell’acquisizione degli esiti dell’ispezione stessa. In più i direttori dei suddetti istituti sono stati invitati, perché ci possono essere altri casi simili in Italia, attraverso un’indagine interna del Ministero, a capire quali altre situazioni simili ci sono”.
“Io devo far rispettare le norme – ha chiarito Franceschini –: se ci sono state delle violazioni da parte dell’associazione o da parte della pubblica amministrazione, che hanno utilizzato volontari con funzione di lavoro subordinato, questa cosa va interrotta, e l’oggetto dell’ispezione è questo, ma non mi si può chiedere, anche a fin di bene, di violare delle norme. Come lei sa, i criteri di assunzione nel pubblico impiego rispondono a dei requisiti di legge ben precisi. Penso che si possano fare una serie di cose, il servizio civile è una conquista, soprattutto per chi viene dalla nostra parte politica. È servizio civile, si va in tutte le parti dell’amministrazione pubblica e, finalmente, si fanno i beni culturali. Avvieremo procedure pubbliche per la selezione di associazioni di volontariato”.