La commissione Cultura della Camera è tornata a riunirsi martedì per l’esame della proposta di legge (2546) sull’Istituzione della Fondazione del Museo nazionale di psichiatria del San Lazzaro di Reggio Emilia, primo firmatario il deputato Maino Marchi (Pd). L’esame in sede referente della commissione è iniziato il 10 maggio 2017 e prevede i pareri delle Commissioni: Affari Costituzionali, Bilancio, Affari Sociali e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. Il 16 e il 24 maggio 2017 si sono svolte le audizioni informali di esperti di recupero museale e di esponenti delle strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna.
Nel corso del suo intervento, la relatrice del provvedimento, la deputata dem Vanna Iori, ha evidenziato il “generale consenso” sulla proposta di legge sia da parte dei deputati, sia da parte dei soggetti ascoltati nel corso delle audizioni. Gli spunti emersi, ha aggiunto, “convergono sul collegamento simbolico tra la legge 180 del 1978 (la cosiddetta Legge Basaglia, ndr) e la proposta in esame che pone la dignità della persona al centro di un impianto normativo finalizzato a creare una rete delle diverse realtà presenti sul territorio, che custodiscono un grande patrimonio non solo archivistico, ma anche architettonico e scientifico”. La relatrice ha quindi spiegato che le sottolineature e le precisazioni pervenute “potranno senz’altro essere recuperate da emendamenti al testo, senza che ne sia stravolto l’impianto complessivo”.
La presidente della commissione Cultura, Flavia Piccoli Nardelli, ha quindi proposto che la pdl 2546 venga adottata come testo base.
La proposta di legge
La proposta di legge, presentata il 16 luglio 2014 in prima lettura alla Camera, prevede nel suo testo originario che lo Stato partecipi con 1,5 milioni di euro annui alle spese per il funzionamento della Fondazione, la quale può inoltre avvalersi, per l’esercizio delle sue funzioni, di contributi di altri enti pubblici, nonché di donazioni e di lasciti di soggetti privati.
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