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I finanziamenti destinati al complesso museale della Certosa di Pavia hanno inciso in positivo sul numero dei visitatori. È quanto ha sottolineato il sottosegretario ai Beni culturali Antimo Cesaro rispondendo a un’interrogazione (la 5-11280) in commissione Cultura di Montecitorio di Chiara Scuvera (Pd) riguardante la valorizzazione del celebre monumento. Il sottosegretario ha chiarito che il finanziamento assegnato al Polo Museale Regionale della Lombardia e destinato ad interventi di manutenzione e adeguamento impiantistico del Museo della Certosa ammonta a 150mila euro. Invece il finanziamento relativo al Piano strategico “Grandi progetti beni culturali” – Annualità 2015-2016 pari a 7 milioni di euro – ha quale beneficiario il Segretariato regionale Lombardia e prevede una serie di attività di restauro del bene già in corso di realizzazione.

“Ho precisato la corretta distribuzione delle risorse proprio per evidenziare il fatto che sulla Certosa confluiranno più finanziamenti e quindi più interventi anche se – ha precisato Cesaro – il ministero ha in consegna soltanto il Museo della Certosa di Pavia e non l’intero complesso certosino”. Ciononostante, ha aggiunto ancora il sottosegretario, “i finanziamenti destinati al Museo hanno prodotto, nel corso del 2016, alcuni significativi risultati su molte attività (progettazione di un nuovo apparato didattico, restauri di opere, manutenzione e climatizzazione) che hanno positivamente inciso sul numero di visitatori del Museo, che è aumentato di oltre il 27 per cento, attestandosi su oltre 37 mila presenze”.

“La fruibilità del complesso museale non è pertanto legata ai lavori che si stanno realizzando sotto la direzione e con il finanziamento del ministero: l’ingresso è collegato agli orari di apertura del monumento, orari che sono limitati dalla disponibilità accordata dai frati cistercensi che risiedono nel complesso e dalle connesse esigenze di culto”. Si potranno comunque prevedere, una volta terminata la fase di esecuzione degli interventi “forme di collaborazione con l’Ordine Monastico per assicurare una fruizione della Certosa maggiormente omogenea”, ha concluso Cesaro.

La replica di Scuvera

Tuttavia per la Scuvera “il complesso monumentale, nonostante i finanziamenti assegnati per il suo restauro, non è mai stato sufficientemente valorizzato come risorsa del territorio e dei suoi abitanti – ha spiegato nella replica –. La sua fruibilità è ostacolata da chiusure periodiche imposte dai monaci. Suggerisce che vengano previste apposite convenzioni per una gestione della Certosa adeguata alla sua importanza e al suo valore”.

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