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Palazzo Madama senatoProsegue in commissione Cultura del Senato l’iter della Delega al Governo per il codice dello spettacolo. La 7a commissione è ripartita martedì 30 maggio dalla precedente trattazione e dal parere della commissione Bilancio del 24 maggio che aveva ascoltato il sottosegretario Paola De Micheli, esprimendo, “parere contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, sulle proposte 1.49/1 (testo 2), 1.49/1 (testo 3), 1.0.3/100, 1.0.3/100 (testo 2), 1.101, 1.0.2, 1.0.3 (limitatamente ai commi 2 e seguenti), 1.0.3/2, 1.0.3/3 e 1.46. E parere di semplice contrarietà sulle proposte 01.1/28 (testo 2), 01.1/28 e 1.44”. Sempre nell’ultima seduta del 24 maggio in 7a commissione, il presidente Andrea Marcucci (Pd) aveva sollecitato il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo ad “interloquire efficacemente” con il dicastero dell’Economia allo scopo di “fornire tutti gli elementi necessari per far sì che la Commissione Bilancio concluda l’esame in sede consultiva”.

Ulteriori emendamenti in 9a commissione

Proprio alla 9a commissione martedì 30 maggio il relatore Bachisio Lai (Pd) ha illustrato gli ulteriori emendamenti – 1.49/1 (testo 4), 1.101 (testo 2) e 1.112 (testo 2) – segnalando, “per quanto di competenza, che occorre valutare gli emendamenti 1.49/1 (testo 4) e 1.101 (testo 2), mentre non vi sono osservazioni sulla proposta 1.112 (testo 2)”. Ma il sottosegretario De Micheli ha chiesto il rinvio per consentire “gli opportuni approfondimenti”.

La 1.49/1 (testo 4) è un subemendamento di Montevecchi, Blundo e Serra che chiede di aggiungere all’emendamento 1.49 che “l’assegnazione delle risorse avviene sulla base dei seguenti ulteriori parametri: a) rafforzamento della responsabilizzazione del sovrintendente sulla gestione economico-finanziaria delle singole fondazioni; b) realizzazione di coproduzioni nazionali e internazionali; c) promozione e diffusione della cultura lirica, con particolare riguardo alle aree disagiate;d) risultati artistici e gestionali del triennio precedente”.

La 1.101 (testo 2) è un emendamento della relatrice Rosa Maria De Giorgi (Pd) che chiede al comma 4, apportare le seguenti modificazioni: “a) all’alinea, sopprimere le parole: “della prosa” e sostituire le parole: “si attengono ai seguenti ulteriori” con le seguenti: “sono adottati nel rispetto dei seguenti”; b) sostituire la lettera d) con la seguente: “d) ai fini del riparto del Fondo unico per lo spettacolo, previsione che i decreti non aventi natura regolamentare di cui al comma 2, lettera b), numero 2), stabiliscano altresì: 1. l’adozione di regole tecniche di riparto sulla base dell’esame comparativo di appositi programmi di attività pluriennale presentati dagli enti e dagli organismi dello spettacolo, corredati di programmi per ciascuna annualità; 2. la definizione di categorie tipologiche dei soggetti ammessi a presentare domanda, per ciascuno dei settori delle attività di danza, delle attività musicali, delle attività teatrali, delle attività circensi, dello spettacolo viaggiante, dei carnevali storici e delle rievocazioni storiche; 3.l’adozione di misure per favorire la mobilità artistica e la circolazione delle opere a livello europeo e internazionale; 4. il finanziamento selettivo di progetti di giovani di età inferiore ai 35 anni; 5. l’erogazione di contributi per serie di manifestazioni e spettacoli all’estero; 6. l’attivazione di piani straordinari, di durata pluriennale, per la ristrutturazione e l’aggiornamento tecnologico di teatri o strutture e spazi stabilmente destinati allo spettacolo; 7. il sostegno ad azioni di riequilibrio territoriale, anche tramite la realizzazione di specifici progetti di promozione e di sensibilizzazione del pubblico, da realizzare in collaborazione con gli enti territoriali, mediante i circuiti di distribuzione; c) sopprimere la lettera e); d) sostituire la lettera f) con la seguente: “f) in relazione al settore delle attività musicali di cui alla legge 14 agosto 1967, n. 800, revisione e riassetto della disciplina al fine di assicurare: 1. l’interazione tra i diversi organismi operanti nel settore, con particolare riguardo alle fondazioni lirico-sinfoniche, ai teatri di tradizione, alle istituzioni concertistico-orchestrali e ai complessi strumentali; 2. l’estensione delle misure di sostegno alle attività contemporanee popolari dal vivo quali componenti fondamentali del patrimonio culturale, artistico, sociale ed economico del Paese, nonché elemento di coesione sociale e di aggregazione e strumento centrale per lo sviluppo dell’attività turistico-culturale;”; e) sostituire la lettera g) con la seguente: “g) revisione della normativa in materia di promozione delle attività di danza, di intesa con le altre amministrazioni competenti, con l’introduzione di disposizioni finalizzate a dare impulso alle opere di ricostruzione del repertorio coreutico classico e contemporaneo, alla produzione artistica e alla ricerca della danza nello spettacolo dal vivo;” f) sopprimere la lettera i); g) alla lettera l), sostituire le parole:”revisione di quelle esistenti”con le seguenti:”revisione di quelle vigenti”e aggiungere, in fine, le seguenti parole: “, con riserva di un importo complessivo pari ad almeno il 3 per cento della dotazione del Fondo unico per lo spettacolo per la promozione di programmi di educazione nei settori dello spettacolo nelle scuole di ogni ordine e grado ai sensi dell’articolo 1, comma 7, lettere c) e f), della legge 13 luglio 2015, n. 107.”; h) alla lettera m), aggiungere, in fine, le seguenti parole: “, tenuto conto anche del carattere intermittente delle prestazioni lavorative con riferimento alle specificità contrattuali e alle tutele sociali anche previdenziali e assicurative”; i) sostituire la lettera n) con la seguente: “n) fermo restando quanto previsto dai decreti adottati in attuazione dell’articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124, introduzione di disposizioni volte a semplificare gli iter autorizzativi e gli adempimenti burocratici relativi allo svolgimento di attività di pubblico spettacolo, ivi inclusa, di concerto con le altre amministrazioni competenti, l’autorizzazione di pubblica sicurezza;””.

Il 1.112 (testo 2) presentato da Petraglia e Bocchino chiede al comma 4 dopo la lettera a) di inserire la seguente: “a-bis) riconoscimento del ruolo dell’associazionismo nell’ambito della promozione delle attività di spettacolo”.

L’esame in 7a commissione

In 7a commissione Marcucci ha annunciato ai colleghi le nuove proposte di modifica su cui si attende appunto “l’espressione dei pareri da parte delle Commissioni consultate”. Il presidente ha segnalato che tutti i subemendamenti già presentati all’1.101 e non dichiarati inammissibili saranno riferiti all’1.101 (testo 2) mentre “laddove siano stati riformulati emendamenti e subemendamenti in testi successivi, le proposte originarie si intendono ritirate”. Ha ricordato, inoltre, che sono inammissibili gli emendamenti che “rechino disposizioni contrastanti con le regole di copertura o estranee all’oggetto dei disegni di legge stessi”. Da questo punto di vista in apertura di trattazione ha ricordato come la Commissione bilancio abbia espresso parere contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, su alcune proposte emendative, vale a dire i già segnalati 1.49/1 (testo 2), 1.49/1 (testo 3), 1.0.3/100, 1.0.3/100 (testo 2), 1.101, 1.0.2, 1.0.3 (limitatamente ai commi 2 e seguenti), 1.0.3/2, 1.0.3/3 e 1.46. La Commissione bilancio ha invece espresso un parere di semplice contrarietà sulle proposte 01.1/28 (testo 2), 01.1/28 e 1.44. E inammissibili per estraneità di materia le proposte le proposte di modifica 1.101/43, 1.212, 1.216, nonché 1.0.5.

Essendo state presentate delle riformulazioni su cui devono essere ancora resi i pareri, Marcucci ha proposto di procedere nelle votazioni dell’emendamento 01.1 e dei relativi subemendamenti, nonché dell’emendamento aggiuntivo 1.0.1 e dei relativi subemendamenti, accantonando tutti gli emendamenti all’articolo 1 nonché l’emendamento aggiuntivo 1.0.3 e i relativi subemendamenti.

Gli ordini del giorno

Il presidente è poi passato a trattare gli ordini del giorno. La Di Giorgi (PD) ha espresso parere favorevole all’ordine del giorno G/2287-bis/1/7 sui criteri premiali per i teatri che scritturano italiani, “purché sia riformulato l’impegno inserendo le parole ‘valutare l’opportunità di’.

Sempre la Di Giorgi ha manifestato “orientamento favorevole” sugli ordini del giorno G/2287-bis/2/7 e G/2287-bis/3/7, mentre ha suggerito di accantonare l’ordine del giorno G/2287-bis/4/7, “che tratta un argomento affrontato anche dal subemendamento a sua firma 1.0.3/101”. Ha espresso invece un avviso contrario sull’ordine del giorno G/2287-bis/5/7 e favorevole sull’ordine del giorno G/2287-bis/6/7. Quanto all’ordine del giorno G/2287-bis/7/7 reputa preferibile modificare l’impegno al Governo inserendo nuovamente le parole “valutare l’opportunità di”. Il parere è invece favorevole sull’ordine del giorno G/2287-bis/8/7. Quest’ultimo impegna il governo “a valutare la possibilità di rendere permanenti” le previsioni contenute nella legge di stabilità 2016 per “consentire alle associazioni culturali la partecipazione al riparto del 2 per mille dell’Irpef, visto il fondamentale ruolo che esse svolgono nella nostra società”. La manovra dello scorso anno ha infatti introdotto in via provvisoria questa possibilità, prima prevista solo per i partiti politici, per l’anno di imposta 2015. In sostanza, le associazioni con finalità culturali, esistenti da almeno 5 anni al momento della presentazione della domanda di iscrizione all’apposito elenco istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, avevano diritto di accedere alla corresponsione del 2 per mille.

Dalle decisioni della relatrice ne è sostanzialmente nato un dibattito. La senatrice Blundo (M5S) ha chiesto le ragioni della richiesta di riformulazione relativa all’ordine del giorno G/2287-bis/1/7. Il sottosegretario Cesaro  nel dichiarare un orientamento conforme a quello della relatrice, ha fatto notare che “non si mette in discussione la bontà dell’ordine del giorno, ma si reputa preferibile utilizzare una formulazione più cauta onde consentire al Governo di valutare in che modo dar seguito all’impegno quando si verificheranno le condizioni di fattibilità”. A sua volta la Blundo, preso atto dei chiarimenti, ha riformulato  l’ordine del giorno G/2287-bis/1/7 in un testo 2, che impegna appunto il governo “a valutare l’opportunità di prevedere nella distribuzione dei finanziamenti pubblici l’adozione di appositi criteri premiali a favore dei teatri che scritturano una percentuale minima di artisti lirici italiani o di artisti che, indipendentemente dalla loro nazionalità, abbiano compiuto in Italia una parte dei loro studi”. E che è risultato accolto dal sottosegretario Cesaro.

Accolti dal sottosegretario anche gli ordini del giorno  G/2287-bis/2/7 e G/2287-bis/3/7. Mentre la Commissione ha accantonato l’ordine del giorno G/2287-bis/4/7.

Stato giuridico ibrido delle fondazioni lirico-sinfoniche

La senatrice Montevecchi (M5S) ha insistito per la votazione dell’ordine del giorno G/2287-bis/5/7, su cui ha dichiara il voto favorevole del suo Gruppo, tenuto conto che uno dei problemi delle fondazioni lirico-sinfoniche è il loro stato giuridico ibrido. E sottolineando come spesso prevalgono alternativamente gli aspetti privatistici o quelli pubblicistici a seconda dell’interesse del momento. La senatrice ha evidenziato peraltro che ciò rappresenta una criticità lamentata proprio dagli operatori del settore. E reputa opportuna una riflessione del Governo, manifestando il timore che si arrivi addirittura a smantellare il comparto. Il senatore Bocchino (Misto-SI-SEL) ha dichiarato a sua volta il voto favorevole del suo Gruppo, rilevando come la natura bicefala di tali istituti rappresenta un problema purtroppo registratosi anche in altri campi. Ma l’ordine del giorno è stato respinto dalla commissione.

Accolto odg su erogazioni fondazioni liriche

Il sottosegretario ha accolto poi l’ordine del giorno G/2287-bis/6/7. Mentre il presidente Marcucci ha fatto proprio riformulandolo l’ordine del giorno G/2287-bis/7/7 in un (testo 2), accolto dal sottosegretario. Tale testo impegna il Governo “a valutare l’opportunità di invertire il flusso del finanziamento prevedendo l’erogazione completa sull’esercizio successivo in base allo storico precedente e, a bilancio consolidato l’anno successivo, la successiva erogazione sarà effettuata a conguaglio dell’effettiva attività svolta nel precedente esercizio”. Infine anche l’ordine del giorno G/2287-bis/8/7 è accolto dal sottosegretario Casaro.

I pareri sui subemendamenti all’articolo 1

La relatrice Di Giorgi (Pd) ha raccomandato l’approvazione del subemendamento 01.1/100, manifestando invece un parere contrario sui subemendamenti 01.1/1 e 01.1/2. Dopo aver raccomandato l’approvazione del subemendamento 01.1/101, ha espresso un parere contrario sul subemendamento 01.1/3 e favorevole sul subemendamento 01.1/11 (testo 2). Quanto al subemendamento 01.1/4, il parere è favorevole, ha spiegato, “purché venga riformulato modificando anzitutto la collocazione rispetto al testo, inserendolo al comma 4 anziché al comma 2, e sostituendo le parole “storico-artistico-paesaggistico” con le seguenti “culturale””. Il parere è invece favorevole sui subemendamenti 01.1/102, 01.1/7 e 01.1/8, sempre che quest’ultimo sia riformulato sostituendo le parole “il valore della” con la seguente “la”. Si esprime invece in senso contrario sui subemendamenti 01.1/5, 01.1/6, 01.1/9 e 01.1/10. Ha raccomandato invece l’approvazione dei subemendamenti 01.1/103 e 01.1/104, mentre ha invitato a ritirare i subemendamenti 01.1/12 e 01.1/13, altrimenti il parere è contrario. Si è espressa poi favorevolmente sui subemendamenti 01.1/105 e 01.1/14, rispetto al quale propone tuttavia di sopprimere le parole “artistica dedicate all’infanzia e all’adolescenza”. Il parere è positivo anche sui subemendamenti 01.1/15 (testo 2) e 01.1/17, mentre invita a ritirare i subemendamenti 01.1/16, 01.1/18, 01.1/19 e 01.1/20, altrimenti il parere è contrario. Si esprime poi in senso favorevole sui subemendamenti 01.1/21, 01.1/24 (testo 2) e 01.1/28 (testo 2), manifestando contrarietà sui subemendamenti 01.1/22, 01.1/23, 01.1/25 e 01.1/27. In conclusione, ha raccomandato l’approvazione dell’emendamento 01.1 su cui anche il sottosegretario Cesaro si è detto d’accordo con la relatrice. La commissione ha quindi approvato il subemendamento 01.1/100. (“All’emendamento 01.1, capoverso «Art. 01», comma 1, alinea, sostituire le parole: “articoli 9, 21 e 33″ con le seguenti: ” articoli 9, 21, 33 e 36″). L’emendamento 01 riguarda i principi da premettere in apertura di provvedimento sull’attuazione degli articoli della Costituzione, dell’Ue, dell’Unesco riguardanti il settore. Con separate votazioni, risultano invece respinti i subemendamenti 01.1/1 e 01.1/2. Posto ai voti, il subemendamento 01.1/101 è approvato. (All’emendamento 01.1, capoverso «Art. 01», comma 2, sostituire l’alinea con il seguente: “2. La Repubblica promuove e sostiene le attività di spettacolo svolte in maniera professionale, caratterizzate dalla compresenza di professionalità artistiche e tecniche e di un pubblico, in un contesto unico e non riproducibile, e in particolare:”.)

Per dichiarazione di voto favorevole sul subemendamento 01.1/3 ha preso la parola il senatore Bocchino (Misto-SI-SEL), il quale ha domandato le motivazioni del parere negativo considerato che ci sono proposte successive in linea con quanto previsto dal subemendamento. Reputa infatti preferibile richiamare anche in questa sede le attività del circo che non comprendono l’utilizzo di animali. La relatrice Di Giorgi (PD) ha ritenuto invece inopportuno inserire tale previsione nell’articolo 01 dedicato ai principi, tenuto conto che il concetto è già incluso nei criteri di delega. Posto ai voti, il subemendamento 01.1/3 è respinto. La Commissione approva invece il subemendamento 01.1/11 (testo 2) (All’emendamento 01.1, capoverso «Art. 01», comma 2, lettera e), aggiungere in fine le seguenti parole: “, nonché le attività di spettacolo viaggiante”.)

La senatrice Elena Ferrara (PD) ha sottoscritto il subemendamento 01.1/4 e lo riformula in un testo 2 nel senso indicato dalla relatrice (All’emendamento 01.1, capoverso «Art. 01», comma 4, dopo la lettera i) aggiungere la seguente: «i-bis) le attività di spettacolo dal vivo realizzate in luoghi di particolare interesse culturale, tali da consentire una reciproca azione di valorizzazione tra il luogo e l’attività.»). Il Presidente ha ritenuto che la riformulazione presentata non necessiti di un’ulteriore verifica da parte della Commissione bilancio e dunque possa essere messa in votazione. Precisando tuttavia che, data la nuova collocazione rispetto al testo, il subemendamento sarà votato successivamente. La Commissione approva quindi il subemendamento 01.1/102, mentre successivamente respinge il subemendamento 01.1/5 mentre il subemendamento 01.1/6 risulta decaduto per assenza del proponente.

La senatrice Ferrara (PD) ha poi sottoscritto il subemendamento 01.1/7, che risulta accolto dalla Commissione. Mentre il senatore Giro (FI-PdL XVII) ha riformulato il subemendamento 01.1/8 in un testo 2, che risulta approvato dalla Commissione (all’emendamento 01.1, capoverso «Art. 01», comma 3, dopo la lettera b) aggiungere la seguente:  «b-bis) la tradizione dei corpi di ballo italiani;»). Dopo che è stato respinto il subemendamento 01.1/9, la Commissione ha approvato il subemendamento 01.1/103.

La senatrice Blundo (M5S) ha domandato le ragioni per cui è stata espressa contrarietà sul subemendamento 01.1/10 e la relatrice ha risposto facendo presente che la raccolta e conservazione del patrimonio, previste dal subemendamento 01.1/10, possono ritenersi incluse nel concetto di documentazione di cui al subemendamento 01.1/103, approvato. La Blundo preso atto dei chiarimenti, ha poi ritirato il subemendamento 01.1/10. La Commissione ha quindi approvato il subemendamento 01.1/104, con conseguente preclusione delle proposte 01.1/22 e 01.1/23. La senatrice Blundo (M5S) ha poi ritirato il subemendamento 01.1/12, mentre ha chiesto chiarimenti sull’orientamento espresso in merito al subemendamento 01.1/13. Il sottosegretario al Mibact Antimo Cesaro ritiene che la dimensione educativa, già prevista dall’emendamento 01.1, presupponga anche quella didattica, mentre non è automatico che ogni didattica sia educativa. La senatrice Blundo (M5S) dissentendo da tale interpretazione ha dichiarato il voto favorevole del suo Gruppo sul subemendamento 01.1/13, che viene respinto dalla Commissione. Posto ai voti il subemendamento 01.1/105 è approvato. La senatrice Puglisi (PD) riformulato il subemendamento 01.1/14 in un (testo 2) (All’emendamento 01.1, capoverso «Art. 01», comma 4, dopo la lettera b) inserire la seguente: «b-bis) promuove il teatro per ragazzi, incentivando la produzione qualificata e la ricerca;».) ha precisato comunque che l’obiettivo della proposta non è garantire l’accesso agli spettacoli teatrali in favore dei ragazzi, ma incentivare la produzione qualificata per tale fascia di pubblico. Anche in questo caso, il Presidente ritiene che le modifiche apportate non richiedano un successivo passaggio in 5a Commissione. Con separate votazioni, i subemendamenti 01.1/14 (testo 2) e 01.1/15 (testo 2) sono stati poi approvati dalla Commissione. Dopo che la Commissione ha respinto il subemendamento 01.1/16, il subemendamento 01.1/17 risulta invece approvato.

Il senatore Conte (AP-CpE-NCD) ha ritirato il subemendamento 01.1/18, mentre il subemendamento 01.1/19 decade. Il senatore Bocchino (Misto-SI-SEL) ha ritirato a sua volta il subemendamento 01.1/20. Con separate votazioni, la Commissione approva i subemendamenti 01.1/21 e 01.1/24 (testo 2). Il Presidente registra che sulla proposta 01.1/24 (testo 2) la Commissione si è pronunciata all’unanimità. Posti distintamente in votazione, i subemendamenti 01.1/25 e 01.1/27 risultano respinti, mentre è approvato il subemendamento 01.1/28 (testo 2). La senatrice Montevecchi (M5S) dichiara invece il voto di astensione del suo Gruppo sul subemendamento 01.1/4 (testo 2), in quanto pur concordando con la valorizzazione dei luoghi per le attività di spettacolo, paventa il rischio di utilizzi impropri di tali beni. Il subemendamento 01.1/4 (testo 2) è quindi approvato dalla Commissione. L’emendamento 01.1, come modificato dai subemendamenti accolti, è approvato dalla Commissione. Il Presidente registra che tale votazione è avvenuta all’unanimità. Come concordato, ricorda che sono accantonati tutti gli emendamenti all’articolo 1, mentre si passerà all’espressione dei pareri sui subemendamenti alla proposta 1.0.1, volta ad inserire un articolo aggiuntivo dopo l’articolo 1.

La relatrice Di Giorgi (PD) invita a ritirare i subemendamenti 1.0.1/1, 1.0.1/2, 1.0.1/3, 1.0.1/4, 1.0.1/5, 1.0.1/6, 1.0.1/7, 1.0.1/8 e 1.0.1/9, altrimenti il parere è contrario. Il parere è altresì contrario sui subemendamenti 1.0.1/10, 1.0.1/11, 1.0.1/12, 1.0.1/13, 1.0.1/14 e 1.0.1/15, mentre invita a ritirare i subemendamenti 1.0.1/16, 1.0.1/17 e 1.0.1/18, altrimenti il parere è contrario, così come sul subemendamento 1.0.1/19. Raccomanda infine l’approvazione dell’emendamento 1.0.1. Il sottosegretario Cesaro si esprime in senso conforme alla relatrice ponendo fine ai lavori.

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