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Sono stati presentati oggi in commissione Istruzione pubblica e beni culturali del Senato, tre ulteriori emendamenti al disegno di legge di Delega al Governo per il Codice dello spettacolo. Il provvedimento, il cui iter è partito lo scorso 19 ottobre 2016 dopo lo stralcio dall’articolo 34 del testo sulla Disciplina del cinema e dell’audiovisivo, riguarda la riforma della normativa riguardante l’attività, l’organizzazione e la gestione delle fondazioni lirico-sinfoniche, degli enti trasformati in fondazioni di diritto privato e della Fondazione lirico-sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. Ma anche la revisione e il riassetto più generale della disciplina in materia di teatro, prosa, musica, danza, spettacoli viaggianti e attività circensi.

Risorse per le fondazioni lirico-sinfoniche

Tra le novità, arriva la proposta di modifica all’emendamento 1.49 della relatrice Rosa Maria De Giorgi (Pd) a firma di Michela Montevecchi, Rosetta Enza Blundo e Manuela Serra su ulteriori parametri per l’assegnazione delle risorse alle fondazioni lirico-sinfoniche riguardanti il “rafforzamento della responsabilizzazione del sovrintendente sulla gestione economico-finanziaria delle singole fondazioni”, la “realizzazione di coproduzioni nazionali e internazionali, assicurando il conseguimento di economie di scala e un ampliamento nell’offerta di spettacoli”, la “promozione e diffusione della cultura lirica, con particolare riguardo alle aree disagiate attraverso progetti condivisi con enti locali, scuole e associazioni” sulla base dei “risultati artistici e gestionali del triennio precedente”.

Riparto del Fondo per lo spettacolo

Altra proposta arriva a firma dei senatori Josefa Idem, Andrea Marcucci, Francesca Puglisi, Elena Ferrara, Claudio Martini, Walter Tocci e Sergio Zavoli e riguarda una modifica all’emendamento 1.101 sul riparto del Fondo unico per lo spettacolo, affinché i decreti da adottare (e non aventi natura regolamentare) stabiliscano tra le altre cose, l’attivazione di piani straordinari, di durata pluriennale, per la ristrutturazione e l’aggiornamento tecnologico di teatri o strutture e spazi stabilmente destinati allo spettacolo con “particolare attenzione a quelli ubicati nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti”.

La tutela degli animali nei circhi

Infine l’emendamento di Raffaele Ranucci propone una “revisione delle disposizioni in tema di attività circense finalizzate alla graduale riduzione dell’utilizzo degli animali”, al “rafforzamento di misure per la tutela degli animali” e “all’introduzione di specifiche misure di semplificazione del regime autorizzatorio previsto per tali attività”.

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