
Il governo è alle prese con la definizione delle misure da inserire nel Decreto legge di aprile per il sostegno alle imprese, ai lavoratori e alle famiglie per far fronte alla crisi da Covid-19, misure da almeno 50 miliardi come ha riferito in Parlamento il premier Giuseppe Conte. Ma l’esecutivo è anche impegnato a definire tempi e modi di passaggio alla Fase 2 dopo il 4 maggio. Si studiano regole e raccomandazioni per passeggiate, uffici, negozi, ma anche per la cultura e il turismo.
Per sostenere il turismo, scrive il Corriere della Sera, “si stanno studiando percorsi per poter consentire le visite nei siti archeologici come Pompei, i fori romani e in tutti i luoghi dove sia possibile entrare da soli o al massimo in due. Più complicata appare invece la riapertura di musei, sia per le file agli ingressi sia soprattutto per i costi che non potrebbero essere sostenuti con una bassa affluenza”.
Passando a cinema e teatri, continua il quotidiano milanese, al momento non è prevista la riapertura dei luoghi di aggregazione, soprattutto al chiuso. Le arene potrebbero subire una deroga ma soltanto se l’indice di contagio Ro fosse davvero basso e comunque con scaglionamento e poltrone distanti. Esclusa almeno fino a settembre la possibilità di organizzare eventi e convegni, presentazioni o manifestazioni pubbliche.
Per Repubblica i primi siti a riaprire saranno i parchi archeologici, probabilmente già entro metà maggio, assieme ai musei di più ampie dimensioni: è allo studio un piano che prevede prenotazioni online, percorsi isolati, l'ampio uso di audioguide. I cinema dovrebbero tornare in attività dopo musei e parchi archeologici, con la garanzia della distanza di sicurezza fra uno spettatore e l'altro. Più complicato il discorso per teatri, concerti e rappresentazioni all'aperto, dove oltre al pubblico c'è da tutelare chi va in scena. Le discoteche saranno le ultime a riaprire.