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Riprenderà lunedì mattina alle 10,30 l’esame in commissione Bilancio della Camera degli emendamenti alla manovra correttiva, la cosiddetta “manovrina”. In mattinata è atteso il mandato al relatore, poi nel pomeriggio, o al più tardi martedì, il provvedimento dovrebbe approdare in Aula. La manovra dovrebbe essere approvata dall’assemblea di Montecitorio entro il 2 giugno per poi passare a Palazzo Madama. La Commissione ha intanto concluso sabato l’esame degli emendamenti segnalati e lunedì procederà al voto sulle proposte accantonate e il pacchetto del governo e del relatore. Tra i temi rimasti sul tavolo anche la norma salva-musei che punta a superare la sentenza del Tar che ha bocciato le nomine di cinque direttori stranieri.

Più risorse per Matera

Sabato ha ricevuto il via libera un emendamento all’articolo 22 a firma Antezza, Vico, Covello, Latronico, Palese, che prevede alcune modifiche alla Legge di stabilità 2016 per il comma che riguarda Matera capitale europea della cultura 2019. Fino al 31 dicembre 2019, si legge nell’emendamento, il comune di Matera può autorizzare la corresponsione al personale non dirigenziale direttamente impiegato nelle attività di cui al periodo precedente, nel limite massimo complessivo di 30 ore pro capite mensili, di compensi per prestazioni di lavoro straordinario effettivamente rese. È inoltre consentita l’instaurazione di un rapporto di lavoro dirigenziale a tempo determinato (…)”.

Sono previsti poi maggiori fondi: si passa dai 500mila annui per gli anni dal 2016 al 2019 previsti dalla Legge di stabilità del 2016, ai “500mila euro per l’anno 2016 e 1.500.000 euro per ciascuno degli anni dal 2017 al 2019”. Agli oneri derivanti dalle disposizioni, pari a 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019, “si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica”.

Via libera a fondo per potenziare biblioteche locali

Nei giorni scorsi è stato approvato un emendamento a firma Narduolo (Pd) che, “al fine di potenziare il funzionamento dei sistemi bibliotecari locali”, prevede l’istituzione uno specifico Fondo con dotazione di un milione di euro annui a decorrere dal 2018, destinato “alla promozione della lettura, alla tutela e valorizzazione del patrimonio librario, alla riorganizzazione e all’efficientamento dei sistemi bibliotecari”.

Arriva l’emendamento per superare la sentenza del Tar sui direttori dei musei

Un emendamento del relatore alla manovra, che verrà discusso lunedì, interviene sui direttori dei musei, a poche ore dalla sentenza del Tar del Lazio che ha bocciato le nomine di cinque direttori stranieri. Nell’emendamento si legge che l’articolo 14, comma 2-bis, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83 – che recita “Al fine di adeguare l’Italia agli standard internazionali in materia di musei e di migliorare la promozione dello sviluppo della cultura, anche sotto il profilo dell’innovazione tecnologica e digitale, sono individuati, i poli museali e gli istituti della cultura statali di rilevante interesse nazionale che costituiscono uffici di livello dirigenziale. I relativi incarichi possono essere conferiti, con procedure di selezione pubblica, per una durata da tre a cinque anni, a persone di particolare   e   comprovata   qualificazione professionale in materia di tutela e valorizzazione dei   beni culturali e in possesso di una documentata esperienza di elevato livello nella gestione di istituti e luoghi della cultura, anche in deroga ai contingenti di cui all’art. 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”) – si interpreta nel senso “che alla procedura di selezione pubblica internazionale ivi prevista non si applicano i limiti di accesso di cui all’articolo 38 del decreto legislativo 31 marzo 2001, n. 165”.

Quest’ultimo articolo prevede, al comma 1, che “i cittadini degli Stati membri dell’Unione europea possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell’interesse nazionale”.

Un nuovo dirigente per il Mibact per il post sisma

Un altro emendamento all’articolo 22 stabilisce che la dotazione organica del Mibact sarà incrementata di una unità dirigenziale di livello generale. L’obiettivo è accelerare le attività di ricostruzione nelle aree colpite dal sisma e rafforzare le interazioni con le amministrazioni locali interessate, nonché di potenziare le azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale della Nazione. La spesa aggiuntiva sarà di 140mila euro per l’anno 2017 e a 214mila euro annui a decorrere dall’anno 2018.

Emendamento prevede 5 mln per il Mibact nel 2017

L’emendamento a firma Nicchi, Scotto, Albini, Melilla, Capodicasa, Duranti, Palese, Latronico destina 5 milioni di euro nel 2017 per il ministero dei Beni culturali. Nel dettaglio, 3 milioni di euro per le esigenze di funzionamento delle Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio del ministero dei Beni culturali; 1,5 milioni di euro per incrementare l’autorizzazione di spesa “al fine di consentire al ministero di far fronte, con interventi urgenti, al verificarsi di emergenze che possano pregiudicare la salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici e di procedere alla realizzazione di progetti di gestione di modelli museali, archivistici e librari, di progetti di tutela paesaggistica e archeologico-monumentale nonché di progetti per la manutenzione, il restauro e la valorizzazione di beni culturali e paesaggistici”; 500 mila euro per le finalità previste dall’articolo 5, comma 1, primo periodo, della legge 1 dicembre 1997, n. 420 (risorse da destinare ai Comitati nazionali per le celebrazioni o manifestazioni culturali nonché per le Edizioni nazionali, ndr).

Via libera al “blocca risciò”

Un emendamento presentato dal relatore Mauro Guerra (Pd) prevede – al fine di assicurare la tutela del decoro del patrimonio culturale e la sicurezza pubblica – che il comune, d’intesa con la regione, sentito il competente soprintendente del Ministero dei beni e delle attività culturali, “può adottare deliberazioni volte a regolare l’accesso e la circolazione, nel proprio centro storico, di veicoli elettrici e di velocipedi, utilizzati a fini turistici, che abbiano più di due ruote o che comunque trasportino tre o più persone, incluso il conducente”.

Trecentomila euro per la Fondazione Real Sito di Carditello

Via libera anche all’emendamento a firma Coscia, Piccoli Nardelli, Bonaccorsi, Ghizzoni, Ascani, Manzi, Carocci, Rocchi, Blazina, Coccia, Crimì, Dallai, D’Ottavio, Iori, Malisani, Malpezzi, Narduolo, Pes, Rampi, Sgambato, Ventricelli. Quest’ultimo autorizza la spesa di 300mila euro annui, a partire dal 2018, per le spese di gestione e di funzionamento della Fondazione Real Sito di Carditello “al fine di consentire la prosecuzione e il rafforzamento degli interventi attuativi del piano strategico di sviluppo del percorso turistico-culturale integrato delle residenze borboniche”.

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